Il contributo indaga la grammaticalizzazione di alcune forme verbali e multiverbali in due varietà italo-romanze del Cilento settentrionale. Più specificamente, adottando la prospettiva teorica della Construction Grammar, il lavoro si fonda sull’analisi di alcuni verbi, semanticamente leggeri, prediletti dai parlanti per l’espressione dell’incoatività all’interno delle costruzioni pseudo-coordinative e seriali. Inoltre, la ricerca intende mostrare come rici (‘dice’) sia un elemento caratterizzato da un percorso di desemantizzazione e decategorializzazione, precipui ad un fenomeno di grammaticalizzazione, per cui da elemento verbale con significato lessicale di ‘dire’ diviene un elemento avverbiale accessorio, sintatticamente libero. Si rilevano, in particolare, 111 casi in cui rici (e la variante erosa ‘ìci) assume funzioni discorsive, utili alla strutturazione del discorso, o esprime le funzioni modali di altri segnali discorsivi, ovvero riformulatori, segnali discorsivi interazionali in presa di turno ed enfatizzatori.
Costruzioni multiverbali e plurifunzionalità di rici nei generi della tradizione orale del Cilento / Amato, Aniello. - In: ANNALI STORICI DI PRINCIPATO CITRA. - ISSN 1722-8468. - 33:(2024), pp. 185-230.
Costruzioni multiverbali e plurifunzionalità di rici nei generi della tradizione orale del Cilento
Aniello Amato
2024
Abstract
Il contributo indaga la grammaticalizzazione di alcune forme verbali e multiverbali in due varietà italo-romanze del Cilento settentrionale. Più specificamente, adottando la prospettiva teorica della Construction Grammar, il lavoro si fonda sull’analisi di alcuni verbi, semanticamente leggeri, prediletti dai parlanti per l’espressione dell’incoatività all’interno delle costruzioni pseudo-coordinative e seriali. Inoltre, la ricerca intende mostrare come rici (‘dice’) sia un elemento caratterizzato da un percorso di desemantizzazione e decategorializzazione, precipui ad un fenomeno di grammaticalizzazione, per cui da elemento verbale con significato lessicale di ‘dire’ diviene un elemento avverbiale accessorio, sintatticamente libero. Si rilevano, in particolare, 111 casi in cui rici (e la variante erosa ‘ìci) assume funzioni discorsive, utili alla strutturazione del discorso, o esprime le funzioni modali di altri segnali discorsivi, ovvero riformulatori, segnali discorsivi interazionali in presa di turno ed enfatizzatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.