This paper illustrates a rigorous process of validating new hypotheses, for the reconfiguration of a lost scenic space. Based on scientific data acquired through an integrated survey, it is possible to make a synergistic comparison with the historical documentation. Starting from the excavation sources and retracing the path followed by scholars in outlining the current hypothesis of the Nymphaeum’s configuration, the research proposes a new interpretation of the use of the spaces, in relation to a new geometric/proportional reading of the spatial envelope and its use in Roman times. The hypotheses shown are based on scientific data deduced from the survey and, exploiting the potential of digital modeling, present new possible uses of the space and its statuary scenic apparatus, once present in the Nymphaeum of the Villa of the emperor Tiberius in Sperlonga, highlighting how it cannot be ruled out that the space could have been appreciated from different points of view, all equally coherent. Thanks to the possibilities of study offered by digitization, it was possible to test a new and interesting hypothesis that could challenge the reading of this type of place in Roman culture. The Nymphaeum, as a theatre of sculptures, becomes a dynamic and interactive place where its visitor, the emperor, finds not just a theatre but a series of environments from which to enjoy visions halfway between nature and artifice.

Il presente contributo illustra un processo rigoroso di validazione di nuove ipotesi, per la riconfigurazione di uno spazio scenico perduto. Sulla base di dati scientifici acquisiti attraverso un rilievo integrato è possibile operare un confronto sinergico con la documentazione storica. Partendo dalle fonti di scavo e ritracciando il percorso seguito dagli studiosi nel delineare l’attuale ipotesi di configurazione del Ninfeo, la ricerca propone una nuova interpretazione dell’uso degli ambienti, in relazione ad una inedita lettura geometrico/proporzionale dell’invaso spaziale e del suo utilizzo in epoca romana. Le ipotesi mostrate fondano le loro basi sui dati scientifici dedotti dal rilievo e, sfruttando il potenziale della modellazione digitale, presentano nuove possibili fruizioni dello spazio e del suo apparato scenografico statuario, un tempo presente nel Ninfeo della Villa dell’imperatore Tiberio a Sperlonga, evidenziando come non si possa escludere che lo spazio potesse essere apprezzato da punti di vista differenti e tutti ugualmente coerenti. Grazie alle possibilità di studio offerte dalla digitalizzazione, è stato possibile verificare una nuova e interessante ipotesi che potrebbe mettere in discussione la lettura di questa tipologia di luoghi della cultura romana. Il Ninfeo, in quanto teatro di sculture, diviene luogo dinamico e interattivo dove il suo visitatore, l’imperatore, ritrova non un semplice teatro ma una serie di ambienti da cui godere visioni a metà tra natura e artificio.

Ipotesi di scenografie a confronto. Il teatro di sculture dell’imperatore Tiberio a Sperlonga / Comparing set designs: the sculpture theatre of emperor Tiberius in Sperlonga / Porfiri, Francesca; Senatore, LUCA JAMES; Ruggini, Cristiana. - (2024), pp. 3563-3580. (Intervento presentato al convegno Misura / Dismisura tenutosi a Padova - Venezia).

Ipotesi di scenografie a confronto. Il teatro di sculture dell’imperatore Tiberio a Sperlonga / Comparing set designs: the sculpture theatre of emperor Tiberius in Sperlonga

Francesca Porfiri
;
Luca James Senatore;Cristiana Ruggini
2024

Abstract

This paper illustrates a rigorous process of validating new hypotheses, for the reconfiguration of a lost scenic space. Based on scientific data acquired through an integrated survey, it is possible to make a synergistic comparison with the historical documentation. Starting from the excavation sources and retracing the path followed by scholars in outlining the current hypothesis of the Nymphaeum’s configuration, the research proposes a new interpretation of the use of the spaces, in relation to a new geometric/proportional reading of the spatial envelope and its use in Roman times. The hypotheses shown are based on scientific data deduced from the survey and, exploiting the potential of digital modeling, present new possible uses of the space and its statuary scenic apparatus, once present in the Nymphaeum of the Villa of the emperor Tiberius in Sperlonga, highlighting how it cannot be ruled out that the space could have been appreciated from different points of view, all equally coherent. Thanks to the possibilities of study offered by digitization, it was possible to test a new and interesting hypothesis that could challenge the reading of this type of place in Roman culture. The Nymphaeum, as a theatre of sculptures, becomes a dynamic and interactive place where its visitor, the emperor, finds not just a theatre but a series of environments from which to enjoy visions halfway between nature and artifice.
2024
Misura / Dismisura
Il presente contributo illustra un processo rigoroso di validazione di nuove ipotesi, per la riconfigurazione di uno spazio scenico perduto. Sulla base di dati scientifici acquisiti attraverso un rilievo integrato è possibile operare un confronto sinergico con la documentazione storica. Partendo dalle fonti di scavo e ritracciando il percorso seguito dagli studiosi nel delineare l’attuale ipotesi di configurazione del Ninfeo, la ricerca propone una nuova interpretazione dell’uso degli ambienti, in relazione ad una inedita lettura geometrico/proporzionale dell’invaso spaziale e del suo utilizzo in epoca romana. Le ipotesi mostrate fondano le loro basi sui dati scientifici dedotti dal rilievo e, sfruttando il potenziale della modellazione digitale, presentano nuove possibili fruizioni dello spazio e del suo apparato scenografico statuario, un tempo presente nel Ninfeo della Villa dell’imperatore Tiberio a Sperlonga, evidenziando come non si possa escludere che lo spazio potesse essere apprezzato da punti di vista differenti e tutti ugualmente coerenti. Grazie alle possibilità di studio offerte dalla digitalizzazione, è stato possibile verificare una nuova e interessante ipotesi che potrebbe mettere in discussione la lettura di questa tipologia di luoghi della cultura romana. Il Ninfeo, in quanto teatro di sculture, diviene luogo dinamico e interattivo dove il suo visitatore, l’imperatore, ritrova non un semplice teatro ma una serie di ambienti da cui godere visioni a metà tra natura e artificio.
studio proporzionale; rilievo integrato; ninfeo; scenografia; modellazione 3D
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Ipotesi di scenografie a confronto. Il teatro di sculture dell’imperatore Tiberio a Sperlonga / Comparing set designs: the sculpture theatre of emperor Tiberius in Sperlonga / Porfiri, Francesca; Senatore, LUCA JAMES; Ruggini, Cristiana. - (2024), pp. 3563-3580. (Intervento presentato al convegno Misura / Dismisura tenutosi a Padova - Venezia).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Porfiri_Ipotesi di scenografie a confronto_2024.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 1.73 MB
Formato Adobe PDF
1.73 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1721163
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact