L’interesse di Eugenia Codronchi Argeli (1865-1934), in arte Sfinge, nei confronti della Grande guerra è riscontrabile non solo nell’impegno profuso insieme alla compagna Bianca Belinzaghi, ma anche nella straordinaria produzione novellistica di argomento bellico, di chiaro stampo interventistico, scritta tra il 1914 e il 1918. Mediante un confronto con i migliori esempi di tale produzione, l’intervento si concentra su una novella dalla struttura, nonché dalla storia, insolite: Leggende della grande guerra (che si racconteranno fra cinquant’anni), scritta nel gennaio 1917, rimase inedita perché censurata al momento della pubblicazione. La proiezione in una cornice leggendaria e fiabesca consente a Sfinge di raccontare e, in alcuni passaggi, criticare aspramente la complessa condizione di neutralità della Grecia allo scoppio del conflitto; l’intreccio della tematica bellica con il conflitto tra maschile e femminile, nonché l’originale ambientazione, rendono la novella un interessante caso di testimonianza della ricezione della Grande guerra secondo la prospettiva di una scrittrice.
Una futura leggenda di guerra. Novella inedita di Sfinge / DE GASPERIS, Arianna. - (2024). (Intervento presentato al convegno Congresso dell'Adi - Associazione degli Italianisti tenutosi a Università di Foggia).
Una futura leggenda di guerra. Novella inedita di Sfinge
Arianna De Gasperis
2024
Abstract
L’interesse di Eugenia Codronchi Argeli (1865-1934), in arte Sfinge, nei confronti della Grande guerra è riscontrabile non solo nell’impegno profuso insieme alla compagna Bianca Belinzaghi, ma anche nella straordinaria produzione novellistica di argomento bellico, di chiaro stampo interventistico, scritta tra il 1914 e il 1918. Mediante un confronto con i migliori esempi di tale produzione, l’intervento si concentra su una novella dalla struttura, nonché dalla storia, insolite: Leggende della grande guerra (che si racconteranno fra cinquant’anni), scritta nel gennaio 1917, rimase inedita perché censurata al momento della pubblicazione. La proiezione in una cornice leggendaria e fiabesca consente a Sfinge di raccontare e, in alcuni passaggi, criticare aspramente la complessa condizione di neutralità della Grecia allo scoppio del conflitto; l’intreccio della tematica bellica con il conflitto tra maschile e femminile, nonché l’originale ambientazione, rendono la novella un interessante caso di testimonianza della ricezione della Grande guerra secondo la prospettiva di una scrittrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.