Il presente contributo indaga la relazione che si crea tra l’osservatore e l’architettura, attraverso il disegno dal vero, prendendo come caso studio il sistema dei ponti pedonali sul fiume Tevere a Roma. La scelta di focalizzarsi sui ponti pedonali deriva dalla necessità di poter misurare l’oggetto di indagine, instaurando un rapporto diretto tra il corpo umano e il manufatto architettonico. Ciò che caratterizza tale approccio intuitivo, tattile, è infatti la possibilità di rappresentare il ponte da vicino, camminandoci sopra per cogliere le sue caratteristiche materiche, geometriche, decorative ma anche per apprezzare l’atmosfera che il luogo rimanda, valore intangibile di unicità. Non sarebbe stato possibile svolgere tale analisi sui ponti carrabili romani perché sarebbe risultato difficile soffermarsi. Lo studio è iniziato dalla selezione dei ponti pedonali romani ed è stata scelta, per ritrarli, la dimensione “notturna” come particolare e inconsueto momento di indagine; i ponti sono stati suddivisi tra i quattro disegnatori ed ognuno ha realizzato i disegni con la propria sensibilità e formazione artistica. Queste letture critiche soggettive, emotive del paesaggio romano di notte, caratterizzate da forti contrasti, sono state rese utilizzando tecniche grafiche diverse, spesso integrate. Si è potuto comprendere come l’interpretazione di un qualsiasi ponte muta a seconda delle diverse percezioni visive, dei diversi sguardi derivati, spesso, dalla curiosità ed anche dal momento della giornata e dalle diverse tecniche grafiche scelte. Le luci artificiali, le ombre, le trasparenze, i riflessi sull’acqua hanno incrementato l’apparente ismisura dei singoli ponti da rappresentare, ingrandendoli, ampliandoli e rendendoli mutevoli all’interno del paesaggio urbano.
Variazioni grafiche notturne. Il disegno dei ponti pedonali sul fiume Tevere / Chiavoni, Emanuela; Diacodimitri, Alekos; De Santis, Elena; Elmehdi Said Sager, Hamida. - (2024). (Intervento presentato al convegno 45° CONVEGNO INTERNAZIONALE DEI DOCENTI DELLE DISCIPLINE DELLA RAPPRESENTAZIONE CONGRESSO DELLA UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO ATTI 2024 tenutosi a Padova) [10.3280/oa-1180-c601].
Variazioni grafiche notturne. Il disegno dei ponti pedonali sul fiume Tevere
Chiavoni, Emanuela
Membro del Collaboration Group
;Diacodimitri, AlekosMembro del Collaboration Group
;De Santis, ElenaMembro del Collaboration Group
;Elmehdi Said Sager, HamidaMembro del Collaboration Group
2024
Abstract
Il presente contributo indaga la relazione che si crea tra l’osservatore e l’architettura, attraverso il disegno dal vero, prendendo come caso studio il sistema dei ponti pedonali sul fiume Tevere a Roma. La scelta di focalizzarsi sui ponti pedonali deriva dalla necessità di poter misurare l’oggetto di indagine, instaurando un rapporto diretto tra il corpo umano e il manufatto architettonico. Ciò che caratterizza tale approccio intuitivo, tattile, è infatti la possibilità di rappresentare il ponte da vicino, camminandoci sopra per cogliere le sue caratteristiche materiche, geometriche, decorative ma anche per apprezzare l’atmosfera che il luogo rimanda, valore intangibile di unicità. Non sarebbe stato possibile svolgere tale analisi sui ponti carrabili romani perché sarebbe risultato difficile soffermarsi. Lo studio è iniziato dalla selezione dei ponti pedonali romani ed è stata scelta, per ritrarli, la dimensione “notturna” come particolare e inconsueto momento di indagine; i ponti sono stati suddivisi tra i quattro disegnatori ed ognuno ha realizzato i disegni con la propria sensibilità e formazione artistica. Queste letture critiche soggettive, emotive del paesaggio romano di notte, caratterizzate da forti contrasti, sono state rese utilizzando tecniche grafiche diverse, spesso integrate. Si è potuto comprendere come l’interpretazione di un qualsiasi ponte muta a seconda delle diverse percezioni visive, dei diversi sguardi derivati, spesso, dalla curiosità ed anche dal momento della giornata e dalle diverse tecniche grafiche scelte. Le luci artificiali, le ombre, le trasparenze, i riflessi sull’acqua hanno incrementato l’apparente ismisura dei singoli ponti da rappresentare, ingrandendoli, ampliandoli e rendendoli mutevoli all’interno del paesaggio urbano.File | Dimensione | Formato | |
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