Il presente contributo esplora il ruolo della sezione quale strumento di lettura, costruzione e rappresentazione del paesaggio, che è possibile definire un palinsesto, costituito da percezioni, moti e costante divenire, che conserva la memoria di sé stesso. (Corboz, 1983) Profondamento polisemico (Tosco, 2007), esso continuamente si perde, si trasforma e ritorna. Porre l’attenzione sulla sua rappresentazione, dunque, corrisponde a riconoscere l’apparire della bellezza della natura nelle sue trasformazioni. La sezione diviene mezzo d’indagine per l’architettura di paesaggio, poiché permette di interrogare e studiare le relazioni tra uomini, forme insediative, luoghi, geografia, geologia e clima, facendone emergere il carattere archeologico. L’elemento della sezione assume la specificità di strumento fondativo di conoscenza e progettazione di nuovi legami, relazioni e dialoghi, utile alla riattivazione di paesaggi lontani e confusi (progetto del Parco lineare, 2001), che hanno subito catastrofi, sottrazioni e stravolgimenti (Disegno strategico di ricostruzione per Giampilieri, 2012). Attraverso esempi eterogenei, appartenenti a momenti storici differenti, si analizza il processo di rielaborazione di tali paradigmi, codificati in linguaggi, che si sono evoluti e modificati, sollevando nel tempo nuove declinazioni. Le sezioni bidimensionali oggi, si smaterializzano grazie alle modellazioni 3D a nuvola di punti, da cui è possibile ricavare profili topografici di estrema precisione che permettono una comprensione interattiva di una nuova realtà.

Permanenze e divenire.La sezione come strumento di rappresentazione del paesaggio e di pratica progettuale / Strano, Giorgia. - (2024), pp. 416-431. (Intervento presentato al convegno VL 2024 International Conference on Visualizing Landscape tenutosi a Alghero).

Permanenze e divenire.La sezione come strumento di rappresentazione del paesaggio e di pratica progettuale

Giorgia Strano
2024

Abstract

Il presente contributo esplora il ruolo della sezione quale strumento di lettura, costruzione e rappresentazione del paesaggio, che è possibile definire un palinsesto, costituito da percezioni, moti e costante divenire, che conserva la memoria di sé stesso. (Corboz, 1983) Profondamento polisemico (Tosco, 2007), esso continuamente si perde, si trasforma e ritorna. Porre l’attenzione sulla sua rappresentazione, dunque, corrisponde a riconoscere l’apparire della bellezza della natura nelle sue trasformazioni. La sezione diviene mezzo d’indagine per l’architettura di paesaggio, poiché permette di interrogare e studiare le relazioni tra uomini, forme insediative, luoghi, geografia, geologia e clima, facendone emergere il carattere archeologico. L’elemento della sezione assume la specificità di strumento fondativo di conoscenza e progettazione di nuovi legami, relazioni e dialoghi, utile alla riattivazione di paesaggi lontani e confusi (progetto del Parco lineare, 2001), che hanno subito catastrofi, sottrazioni e stravolgimenti (Disegno strategico di ricostruzione per Giampilieri, 2012). Attraverso esempi eterogenei, appartenenti a momenti storici differenti, si analizza il processo di rielaborazione di tali paradigmi, codificati in linguaggi, che si sono evoluti e modificati, sollevando nel tempo nuove declinazioni. Le sezioni bidimensionali oggi, si smaterializzano grazie alle modellazioni 3D a nuvola di punti, da cui è possibile ricavare profili topografici di estrema precisione che permettono una comprensione interattiva di una nuova realtà.
2024
VL 2024 International Conference on Visualizing Landscape
Sezione,Topografia,Visualizzazione, Geologia,Progetto
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Permanenze e divenire.La sezione come strumento di rappresentazione del paesaggio e di pratica progettuale / Strano, Giorgia. - (2024), pp. 416-431. (Intervento presentato al convegno VL 2024 International Conference on Visualizing Landscape tenutosi a Alghero).
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