Per noi oggi la parola ‘dittatore’ evoca un regime dispotico, tirannico, assolutistico, mentre a Roma il dittatore a Roma era un magistrato ‘regolare’. L’istituto ha una virata verso il dispotismo già con Silla e con Cesare, ma è solo con la Rivoluzione francese che si diffonde questa accezione. L’uso della dittatura come magistratura costituzionale si ritrova in America Latina con Francisco de Miranda e José Caspar Rodríguez de Francia, e in Europa con Garibaldi. Con la dittatura del proletariato di Karl Marx la dittatura diventa un potere rivoluzionario, necessario per abbattere la tirannia borghese. Si crea così un filtro ideologico, che porta a vedere anche nella dittatura romana un potere eccezionale, dispotico, che comporta la soppressione della giustizia civile e la proclamazione dello stadio d’assedio. Oggi è quanto mai necessario non confondere emergenza con eccezione e riconoscere che la dittatura appartiene al primo stadio, e non al secondo. Una rilettura delle fonti romane può così aiutare a recuperare un potere annebbiato dalle sovrastrutture concettuali createsi nel corso dei secoli
La dittatura. una magistratura cancellata. considerazioni minime tra antico e moderno / Saccoccio, Antonio. - In: DIRITTO@STORIA. - ISSN 1825-0300. - 19:(2022).
La dittatura. una magistratura cancellata. considerazioni minime tra antico e moderno
antonio saccoccio
2022
Abstract
Per noi oggi la parola ‘dittatore’ evoca un regime dispotico, tirannico, assolutistico, mentre a Roma il dittatore a Roma era un magistrato ‘regolare’. L’istituto ha una virata verso il dispotismo già con Silla e con Cesare, ma è solo con la Rivoluzione francese che si diffonde questa accezione. L’uso della dittatura come magistratura costituzionale si ritrova in America Latina con Francisco de Miranda e José Caspar Rodríguez de Francia, e in Europa con Garibaldi. Con la dittatura del proletariato di Karl Marx la dittatura diventa un potere rivoluzionario, necessario per abbattere la tirannia borghese. Si crea così un filtro ideologico, che porta a vedere anche nella dittatura romana un potere eccezionale, dispotico, che comporta la soppressione della giustizia civile e la proclamazione dello stadio d’assedio. Oggi è quanto mai necessario non confondere emergenza con eccezione e riconoscere che la dittatura appartiene al primo stadio, e non al secondo. Una rilettura delle fonti romane può così aiutare a recuperare un potere annebbiato dalle sovrastrutture concettuali createsi nel corso dei secoliFile | Dimensione | Formato | |
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