Il contributo approfondisce la censura teatrale in Italia dal 1944 fino all’approvazione della legge n. 161 del 1962. Viene sinteticamente ripercorsa la normativa in vigore e illustrata la fenomenologia dei documenti conservati. In seguito si approfondiscono tre casi di studio: La mandragola di Machiavelli (1945-1962), I fucili di madre Carrar di Brecht (1953) e La mascherata di Moravia (1954). I tre esempi sono ben rappresentativi delle diverse motivazioni che muovevano la censura democristiana, che interveniva con la stessa solerzia sia nei confronti del teatro contemporaneo, italiano e straniero, che dei classici della letteratura di tutti i tempi. Il saggio si conclude con una tabella nella quale vengono presentati i fondi dell’Acs che custodiscono le carte relative alla censura.
La «parola “incriminata”»: gli scrittori e la censura teatrale (1944-1962) / Erbosi, Flavia. - In: AUTOGRAFO. - ISSN 1721-5943. - XXXII:71(2024), pp. 81-102.
La «parola “incriminata”»: gli scrittori e la censura teatrale (1944-1962)
Flavia Erbosi
2024
Abstract
Il contributo approfondisce la censura teatrale in Italia dal 1944 fino all’approvazione della legge n. 161 del 1962. Viene sinteticamente ripercorsa la normativa in vigore e illustrata la fenomenologia dei documenti conservati. In seguito si approfondiscono tre casi di studio: La mandragola di Machiavelli (1945-1962), I fucili di madre Carrar di Brecht (1953) e La mascherata di Moravia (1954). I tre esempi sono ben rappresentativi delle diverse motivazioni che muovevano la censura democristiana, che interveniva con la stessa solerzia sia nei confronti del teatro contemporaneo, italiano e straniero, che dei classici della letteratura di tutti i tempi. Il saggio si conclude con una tabella nella quale vengono presentati i fondi dell’Acs che custodiscono le carte relative alla censura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.