Metodologie didattiche attive e Story Map per un apprendimento autentico

In un contesto didattico-educativo che auspica nuove frontiere fatte di esperienze integrate e soluzioni innovative per suscitare entusiasmo, favorire virtuosi rapporti intersettoriali e fornire strumenti applicati, il presente contributo traccia dapprima una schematizzazione organica con una serie di matrici che sintetizzano al loro interno caratteristiche principali, punti di forza e di debolezza di numerose metodologie. Simili matrici consentono, infatti, di indicare, con approccio critico-propositivo, possibili direzioni operative, fondate su letteratura, esperienze in aula e validazione, da tenere a mente con un certo livello di flessibilità. Questo per supportare un proficuo processo di insegnamentoapprendimento, basato su rigore e stupore, partecipazione attiva e ricerca-azione, collaborazione in gruppi. Un punto d’incontro delle metodologie didattiche attive può essere, allora, riscontrato nell’uso delle geotecnologie e nella realizzazione di Story Map, che tra l’altro consentono di soddisfare, con appaganti risultati, alcuni traguardi per lo sviluppo delle competenze già al termine della scuola secondaria di primo grado. Così, in questo lavoro vengono presentate due Story Map, realizzate a scopi didattici, che in ambiente GIS possono armonizzare al loro interno una molteplicità di materiali documentari (carte geografiche, immagini da telerilevamento, dati statistici, grafici, foto, video, audio, estratti di fonti linguistico-letterarie, link ecc.) e favorire la veicolazione su web del prodotto finito, apportando un contributo originale per proposte di valorizzazione turistico-territoriale e per lo studio di argomenti di taglio interdisciplinare. Indicando come disporre a livello scolastico di licenze gratuite di ArcGIS Online su vasto raggio, e richiamando in termini accademici un esempio di progetto di attrezzature scientifiche per dotazione a copertura comunitaria, si forniscono alcuni input per ribadire come la Geografia e i suoi strumenti possano collocarsi al centro di un processo di apprendimento coinvolgente e ricco di contenuti di interesse trasversale.