La moderna emancipazione della sessualità verso una condizione di desiderio sospeso, consapevole, non istintuale, che rifiuta la subitaneità e l’orgasmocentrismo, suggerisce un rinnovato utilizzo del concetto di eros nella società post digitale e nella viscerale sete di conoscenza che la permea. Il rapporto erotico che culmina con il momento di massimo raggiungimento del piacere, cioè, oggi rivede le sue priorità e l’identità dell’ipotetico ’altro’ con cui entriamo in contatto in questa permanente ricerca di piacere diventa olistica, multidimensionale, inorganica e spesso immateriale. Se secondo le teorie post umaniste alla condizione relazionale di erotismo – neutrale – verso il divino e l’animale si affianca il rapporto di desiderio verso l’oggetto, nello specifico la macchina , oggi il rapporto con l’altro si complica e il significato di ’altro’ supera l’entità ontologica degli esseri viventi e delle macchine: anche il dato diventa una ‘instance’ e un’entità separata con la quale interagire intimamente e che manifesta qualità diverse dalle categorie citate. Il dato in quest’ottica è protagonista di operazioni di scoperta, affezione, desiderio che si verificano in sistemi autopoietici fondati su una nuova dimensione relazionale. L’erotismo del dato supera l’idea di abbattimento delle barriere tra gli esseri umani attraverso le media technologies e le stimolazioni sensoriali sinestetiche poiché vaglia nuovi approcci costruttivi del rapporto tra il soggetto umano e la creazione di informazioni. Questo rapporto erotico più consapevole, maturo, talvolta indiretto con il dato, trova una possibile definizione nel concetto di ‘intimità’ indagato dalla psicologia per descrivere il rapporto tra organico e non organico. Secondo Jacques Lacan il termine intimità descrive una condizione relazionale non necessariamente associata ai desideri e alle passioni fisiche e sessuali ma più propriamente una connessione emotiva, sensoriale, spirituale o fisica profonda e stretta tra due entità. Applicato al rapporto con il dato, il concetto di intimità ammette la possibilità di costruire connessioni che superano i costrutti sociali e culturali e che proiettano l’essere umano verso una condizione di trascendenza dalla stessa natura umana e ontologia materiale, demistificando la centralità dell’uomo e individuando nuove forme di relazione con il non-umano. Nel presente saggio si indagheranno queste forme di erotismo che vedono interagire il dato – o meglio le sue visualizzazioni – e l’essere umano, protagonisti di una pletora di relazioni intime che nascono da un lato dall’imperante e pervasiva società dei dati e dei processi di dataficazione, dall’altro da una continua ricerca di conoscenza e di relazione che in uno scenario postumano coinvolge anche elementi intangibili informativi, con cui si crea un’entropia spontanea, e una relazione dinamica e dalle configurazioni eterogenee. L’analisi di questa eterogeneità condurrà all’identificazione di rapporti intimi con il dato, ad una data intimacy olistica descritta attraverso parallelismi con le parafilie e ispirata dalle riflessioni condotte in psicanalisi da Sigmund Freud e Jacques Lacan e alle teorie sociali di filosofi come e alle teorie sociali di filosofi come Friedrich Nietzsche e Ferdinand Tonnies che, come si vedrà, saranno alla base del tipo di relazione intima tra persona e dato.
Data is the new sex. Forme di data intimacy nel design dell’informazione / Caccamo, A.; Maselli, V.. - In: GRAPHICUS. - ISSN 0017-3436. - (2024).
Data is the new sex. Forme di data intimacy nel design dell’informazione
Caccamo A.
Primo
;Maselli V.Secondo
2024
Abstract
La moderna emancipazione della sessualità verso una condizione di desiderio sospeso, consapevole, non istintuale, che rifiuta la subitaneità e l’orgasmocentrismo, suggerisce un rinnovato utilizzo del concetto di eros nella società post digitale e nella viscerale sete di conoscenza che la permea. Il rapporto erotico che culmina con il momento di massimo raggiungimento del piacere, cioè, oggi rivede le sue priorità e l’identità dell’ipotetico ’altro’ con cui entriamo in contatto in questa permanente ricerca di piacere diventa olistica, multidimensionale, inorganica e spesso immateriale. Se secondo le teorie post umaniste alla condizione relazionale di erotismo – neutrale – verso il divino e l’animale si affianca il rapporto di desiderio verso l’oggetto, nello specifico la macchina , oggi il rapporto con l’altro si complica e il significato di ’altro’ supera l’entità ontologica degli esseri viventi e delle macchine: anche il dato diventa una ‘instance’ e un’entità separata con la quale interagire intimamente e che manifesta qualità diverse dalle categorie citate. Il dato in quest’ottica è protagonista di operazioni di scoperta, affezione, desiderio che si verificano in sistemi autopoietici fondati su una nuova dimensione relazionale. L’erotismo del dato supera l’idea di abbattimento delle barriere tra gli esseri umani attraverso le media technologies e le stimolazioni sensoriali sinestetiche poiché vaglia nuovi approcci costruttivi del rapporto tra il soggetto umano e la creazione di informazioni. Questo rapporto erotico più consapevole, maturo, talvolta indiretto con il dato, trova una possibile definizione nel concetto di ‘intimità’ indagato dalla psicologia per descrivere il rapporto tra organico e non organico. Secondo Jacques Lacan il termine intimità descrive una condizione relazionale non necessariamente associata ai desideri e alle passioni fisiche e sessuali ma più propriamente una connessione emotiva, sensoriale, spirituale o fisica profonda e stretta tra due entità. Applicato al rapporto con il dato, il concetto di intimità ammette la possibilità di costruire connessioni che superano i costrutti sociali e culturali e che proiettano l’essere umano verso una condizione di trascendenza dalla stessa natura umana e ontologia materiale, demistificando la centralità dell’uomo e individuando nuove forme di relazione con il non-umano. Nel presente saggio si indagheranno queste forme di erotismo che vedono interagire il dato – o meglio le sue visualizzazioni – e l’essere umano, protagonisti di una pletora di relazioni intime che nascono da un lato dall’imperante e pervasiva società dei dati e dei processi di dataficazione, dall’altro da una continua ricerca di conoscenza e di relazione che in uno scenario postumano coinvolge anche elementi intangibili informativi, con cui si crea un’entropia spontanea, e una relazione dinamica e dalle configurazioni eterogenee. L’analisi di questa eterogeneità condurrà all’identificazione di rapporti intimi con il dato, ad una data intimacy olistica descritta attraverso parallelismi con le parafilie e ispirata dalle riflessioni condotte in psicanalisi da Sigmund Freud e Jacques Lacan e alle teorie sociali di filosofi come e alle teorie sociali di filosofi come Friedrich Nietzsche e Ferdinand Tonnies che, come si vedrà, saranno alla base del tipo di relazione intima tra persona e dato.| File | Dimensione | Formato | |
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