MSNA is a segment of the child scene with very special characteristics: they are under 18 years of age, but as life experiences and migration projects are comparable to adults. The UN Convention on the Rights of the Child, recognizing all children in the world as holders of civil, social, political, cultural and economic rights, acts as a legal instrument and point of reference, requiring States that have signed the Convention to comply with its obligations. Considering all these, we question how the UN Convention principles can implement rules whose formal and substantial compliance can be verified. Specifically, emphasis will be placed on the delicate passage of the age of 18, which causes protection against MSNA to lapse despite the fact that the law 47/2017 has provided for the extension of protection until 21 years if in possession of a contract of employment or a course of study started. Thanks to a case of study, the difficult transition to adulthood is investigated, through a series of semi-structured interviews (intensive interviews) with voluntary guardians and the «Garante per l’infanzia e l’adolescenza» of the Lazio Region. In this way, the experience, practices and active networks supporting MSNA emerge. From the first elaboration a multidimensional limbo emerges: legislative, operational and relational. If the training needs of guardians and those of MSNA show evidence toward greater educational competence and identity, the Municipalities respond with cumbersome operations.

I MSNA (minori stranieri non accompagnati) rappresentano un segmento del panorama infantile dalle caratteristiche del tutto particolari: anagraficamente hanno meno di 18 anni, ma come esperienze di vita e progetti migratori sono paragonabili agli adulti. La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, riconoscendo tutti i minori del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, si pone come strumento giuridico e punto di riferimento, imponendo agli Stati che vi hanno aderito il rispetto degli obblighi in essa riportati. Alla luce di queste considerazioni, viene proposta una riflessione su quanto e come, nel caso dei MSNA, i principi e i diritti citati nella Convenzione si traducano in norme attuative di cui sia possibile verificare il rispetto formale e sostanziale. Nello specifico verrà posto l’accento sul delicato passaggio ai 18 anni che fa decadere la tutela nei confronti dei MSNA, nonostante la Legge Zampa (Legge 7 aprile 2017, n. 47) abbia previsto il prolungamento della tutela fino ai 21 anni qualora in possesso di un contratto di lavoro o di un corso di studio avviato. Attraverso uno studio di caso viene indagato il difficile passaggio alla maggiore età mediante una serie di interviste intensive ai Tutori Volontari (TV) e al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio. Emergono così le esperienze, le pratiche e le reti attive a sostegno dei MSNA. Dalle primissime elaborazioni emerge un limbo multidimensionale: legislativo, operativo e relazionale. Se i bisogni formativi dei TV e quelli dei minori si palesano in direzione di una maggiore competenza educativa e identitaria, i Comuni di presa in carico rispondono con farraginosa operatività.

Tutori volontari e Msna: costruire una relazione a tempo determinato tra bisogni formativi e pratiche di accoglienza. Un approccio grounded / Audino, Francesca; Bianchi, Lavinia. - In: PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA. - ISSN 2421-2946. - 6:1(2020), pp. 117-131. [10.14605/PD612009]

Tutori volontari e Msna: costruire una relazione a tempo determinato tra bisogni formativi e pratiche di accoglienza. Un approccio grounded

Francesca Audino
;
2020

Abstract

MSNA is a segment of the child scene with very special characteristics: they are under 18 years of age, but as life experiences and migration projects are comparable to adults. The UN Convention on the Rights of the Child, recognizing all children in the world as holders of civil, social, political, cultural and economic rights, acts as a legal instrument and point of reference, requiring States that have signed the Convention to comply with its obligations. Considering all these, we question how the UN Convention principles can implement rules whose formal and substantial compliance can be verified. Specifically, emphasis will be placed on the delicate passage of the age of 18, which causes protection against MSNA to lapse despite the fact that the law 47/2017 has provided for the extension of protection until 21 years if in possession of a contract of employment or a course of study started. Thanks to a case of study, the difficult transition to adulthood is investigated, through a series of semi-structured interviews (intensive interviews) with voluntary guardians and the «Garante per l’infanzia e l’adolescenza» of the Lazio Region. In this way, the experience, practices and active networks supporting MSNA emerge. From the first elaboration a multidimensional limbo emerges: legislative, operational and relational. If the training needs of guardians and those of MSNA show evidence toward greater educational competence and identity, the Municipalities respond with cumbersome operations.
2020
I MSNA (minori stranieri non accompagnati) rappresentano un segmento del panorama infantile dalle caratteristiche del tutto particolari: anagraficamente hanno meno di 18 anni, ma come esperienze di vita e progetti migratori sono paragonabili agli adulti. La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, riconoscendo tutti i minori del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici, si pone come strumento giuridico e punto di riferimento, imponendo agli Stati che vi hanno aderito il rispetto degli obblighi in essa riportati. Alla luce di queste considerazioni, viene proposta una riflessione su quanto e come, nel caso dei MSNA, i principi e i diritti citati nella Convenzione si traducano in norme attuative di cui sia possibile verificare il rispetto formale e sostanziale. Nello specifico verrà posto l’accento sul delicato passaggio ai 18 anni che fa decadere la tutela nei confronti dei MSNA, nonostante la Legge Zampa (Legge 7 aprile 2017, n. 47) abbia previsto il prolungamento della tutela fino ai 21 anni qualora in possesso di un contratto di lavoro o di un corso di studio avviato. Attraverso uno studio di caso viene indagato il difficile passaggio alla maggiore età mediante una serie di interviste intensive ai Tutori Volontari (TV) e al Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio. Emergono così le esperienze, le pratiche e le reti attive a sostegno dei MSNA. Dalle primissime elaborazioni emerge un limbo multidimensionale: legislativo, operativo e relazionale. Se i bisogni formativi dei TV e quelli dei minori si palesano in direzione di una maggiore competenza educativa e identitaria, i Comuni di presa in carico rispondono con farraginosa operatività.
Minori stranieri non accompagnati, Tutori Volontari, formazione pedagogica interculturale, Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Tutori volontari e Msna: costruire una relazione a tempo determinato tra bisogni formativi e pratiche di accoglienza. Un approccio grounded / Audino, Francesca; Bianchi, Lavinia. - In: PEDAGOGIA PIÙ DIDATTICA. - ISSN 2421-2946. - 6:1(2020), pp. 117-131. [10.14605/PD612009]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1716846
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