In tema di «sostenibilità»

Il diritto non può ridursi, esaltando la prassi e il diritto vivente, all’irrilevanza dello ius positum. Uno ius positum da intendere come insieme di dati da combinare e riedificare nel momento applicativo alla luce del contesto culturale, sociale ed economico. Nell’ordinamento vigente, la sostenibilità è una nozione utile per il progresso materiale e spirituale della società, quindi del diritto. Tuttavia, tale concetto non deve trasformarsi in una ‘formula magica’ priva di reale contenuto, ma deve servire per riportare l’attenzione sulla rilevanza delle istanze solidaristiche in un contesto, quello del mercato, per troppo tempo immaginato come luogo di realizzazione di interessi soltanto patrimoniali. Quello di sostenibilità è un concetto che non può essere compreso, nell’attuale sistema ordinamentale, se non quale mera esplicazione del personalismo e del solidarismo costituzionale ed europeo.