Drawing on Bourdieu’s (1979, 1984) habitus theory, this paper analyses the complex relationship between the use of digital technologies in schools and the reproduction of educational inequalities, through research based on two online surveys administered to students and teachers of 20 upper-secondary schools in Rome. Among the main findings of the research is the “complicity” between the habitus and cultural capital of individual agents and the way in which the educational field reproduces organisational principles of social division of labour. In particular, alongside the persistent lack of familiarity with digital technologies seen in women, even among teachers, the results of the surveys pointed towards the tendency of students from middle-class backgrounds and schools to employ a more critical use of digital technologies in class, compared to those of the working-class. However, it is important to note that a number of teachers in vocational institutions, some of whom from a working-class background, are inclined towards a more selective and equally critical use of technologies. The presence of this minority of teachers could partly mitigate the reproduction of educational inequalities due to social origin.

Basandosi sulla teoria dell'habitus di Bourdieu (1979, 1984), questo articolo analizza la complessa relazione tra l'uso delle tecnologie digitali nella scuola e la riproduzione delle disuguaglianze educative, attraverso una ricerca basata su due sondaggi online somministrati a studenti e insegnanti di 20 scuole secondarie superiori di Roma. Tra i principali risultati della ricerca vi è la “complicità” tra l'habitus e il capitale culturale dei singoli agenti e il modo in cui il campo educativo riproduce i principi organizzativi della divisione sociale del lavoro. In particolare, accanto alla persistente mancanza di familiarità con le tecnologie digitali riscontrata nelle donne, anche tra gli insegnanti, i risultati delle indagini hanno evidenziato la tendenza degli studenti provenienti da ambienti e scuole della classe media a fare un uso più critico delle tecnologie digitali in classe, rispetto a quelli della classe operaia. Tuttavia, è importante notare che alcuni insegnanti degli istituti professionali, alcuni dei quali provenienti da un contesto di classe operaia, sono inclini a un uso più selettivo e altrettanto critico delle tecnologie. La presenza di questa minoranza di insegnanti potrebbe in parte mitigare la riproduzione delle disuguaglianze educative dovute all'origine sociale.

The Uses of Digital Technologies in Schools. A Bourdieusian Analysis of Upper-Secondary School Teachers and Students in Rome / Parziale, Fiorenzo; Cavagnuolo, Michela; Matrella, Alfredo. - In: ITALIAN SOCIOLOGICAL REVIEW. - ISSN 2239-8589. - (2024), pp. 697-719.

The Uses of Digital Technologies in Schools. A Bourdieusian Analysis of Upper-Secondary School Teachers and Students in Rome

Fiorenzo Parziale
;
Michela Cavagnuolo;Alfredo Matrella
2024

Abstract

Drawing on Bourdieu’s (1979, 1984) habitus theory, this paper analyses the complex relationship between the use of digital technologies in schools and the reproduction of educational inequalities, through research based on two online surveys administered to students and teachers of 20 upper-secondary schools in Rome. Among the main findings of the research is the “complicity” between the habitus and cultural capital of individual agents and the way in which the educational field reproduces organisational principles of social division of labour. In particular, alongside the persistent lack of familiarity with digital technologies seen in women, even among teachers, the results of the surveys pointed towards the tendency of students from middle-class backgrounds and schools to employ a more critical use of digital technologies in class, compared to those of the working-class. However, it is important to note that a number of teachers in vocational institutions, some of whom from a working-class background, are inclined towards a more selective and equally critical use of technologies. The presence of this minority of teachers could partly mitigate the reproduction of educational inequalities due to social origin.
2024
Basandosi sulla teoria dell'habitus di Bourdieu (1979, 1984), questo articolo analizza la complessa relazione tra l'uso delle tecnologie digitali nella scuola e la riproduzione delle disuguaglianze educative, attraverso una ricerca basata su due sondaggi online somministrati a studenti e insegnanti di 20 scuole secondarie superiori di Roma. Tra i principali risultati della ricerca vi è la “complicità” tra l'habitus e il capitale culturale dei singoli agenti e il modo in cui il campo educativo riproduce i principi organizzativi della divisione sociale del lavoro. In particolare, accanto alla persistente mancanza di familiarità con le tecnologie digitali riscontrata nelle donne, anche tra gli insegnanti, i risultati delle indagini hanno evidenziato la tendenza degli studenti provenienti da ambienti e scuole della classe media a fare un uso più critico delle tecnologie digitali in classe, rispetto a quelli della classe operaia. Tuttavia, è importante notare che alcuni insegnanti degli istituti professionali, alcuni dei quali provenienti da un contesto di classe operaia, sono inclini a un uso più selettivo e altrettanto critico delle tecnologie. La presenza di questa minoranza di insegnanti potrebbe in parte mitigare la riproduzione delle disuguaglianze educative dovute all'origine sociale.
digital inequalities, habitus, social classes, media education,72.20.00 - Ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
The Uses of Digital Technologies in Schools. A Bourdieusian Analysis of Upper-Secondary School Teachers and Students in Rome / Parziale, Fiorenzo; Cavagnuolo, Michela; Matrella, Alfredo. - In: ITALIAN SOCIOLOGICAL REVIEW. - ISSN 2239-8589. - (2024), pp. 697-719.
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