Molte delle città che oggi abitiamo raccontano di origini lontane: uno dei loro caratteri principali è la costruzione della loro forma, esito di lente stratificazioni spaziali e temporali succedutesi nel corso del tempo lungo di una storia millenaria, epitome sovente descritta mediante la nozione di “palinsesto”. Il risultato di queste continue accumulazioni fisiche e reali, ovvero la forma che oggi esperiamo, descrive secoli di interpretazioni formali, ove alla fondazione di un ordine originario si sono susseguite azioni architettoniche che, in accordo o in contrasto col precedente, hanno confermato l’idea di città passata oppure, al contrario, apportato una radicale trasformazione introducendo un nuovo ordine rifondativo ma, al contempo, capace di mettere in valore quello precedente. In entrambi i casi le forme antiche, opponendosi a divenire macerie o semplici reliquie, hanno confermato il rapporto complesso che tenacemente lega l’uomo, proprio attraverso le forme, al proprio passato, conformando i luoghi in cui diverse culture hanno condiviso una comune idea di abitare. In tempi più recenti, la manifestazione degli antichi ordini formali soggiacenti al corpo “vivo” della città troppo spesso si è risolta mediante l’attuazione di principii tassonomici di sola protezione e materiale tutela che, incapaci di interpretare e restituire la complessità di questi segni come un valore, hanno introdotto cesure formali e spaziali nella città attuale, rendendo così il testo disarticolato e povero di senso. Partendo dalla messa in questione di alcune riflessioni inerenti al rapporto tra progetto di architettura e forme urbane antiche, il saggio intende discutere una esperienza progettuale e di ricerca avente ad oggetto le forme insediative dell’antica città di Siracusa. Il lavoro progettuale, elaborato in occasione del Seminario dottorale “Siracusa-Palazzolo Acreide” che ha assunto come luoghi di sperimentazione gli antichi assetti formali di Siracusa, l’approdo al mare, l’area Marina e il parcheggio Talete ad Ortigia, diventa, in tal senso, la verifica sperimentale di alcune proposizioni aventi carattere generale e di impostazione metodologica.
Siracusa, una possibile idea di città archeologica. Il rapporto tra lo scavo archeologico e il paesaggio / Lubrano, Oreste. - In: U+D URBANFORM AND DESIGN. - ISSN 2612-3754. - (2024), pp. 146-151.
Siracusa, una possibile idea di città archeologica. Il rapporto tra lo scavo archeologico e il paesaggio
Oreste Lubrano
2024
Abstract
Molte delle città che oggi abitiamo raccontano di origini lontane: uno dei loro caratteri principali è la costruzione della loro forma, esito di lente stratificazioni spaziali e temporali succedutesi nel corso del tempo lungo di una storia millenaria, epitome sovente descritta mediante la nozione di “palinsesto”. Il risultato di queste continue accumulazioni fisiche e reali, ovvero la forma che oggi esperiamo, descrive secoli di interpretazioni formali, ove alla fondazione di un ordine originario si sono susseguite azioni architettoniche che, in accordo o in contrasto col precedente, hanno confermato l’idea di città passata oppure, al contrario, apportato una radicale trasformazione introducendo un nuovo ordine rifondativo ma, al contempo, capace di mettere in valore quello precedente. In entrambi i casi le forme antiche, opponendosi a divenire macerie o semplici reliquie, hanno confermato il rapporto complesso che tenacemente lega l’uomo, proprio attraverso le forme, al proprio passato, conformando i luoghi in cui diverse culture hanno condiviso una comune idea di abitare. In tempi più recenti, la manifestazione degli antichi ordini formali soggiacenti al corpo “vivo” della città troppo spesso si è risolta mediante l’attuazione di principii tassonomici di sola protezione e materiale tutela che, incapaci di interpretare e restituire la complessità di questi segni come un valore, hanno introdotto cesure formali e spaziali nella città attuale, rendendo così il testo disarticolato e povero di senso. Partendo dalla messa in questione di alcune riflessioni inerenti al rapporto tra progetto di architettura e forme urbane antiche, il saggio intende discutere una esperienza progettuale e di ricerca avente ad oggetto le forme insediative dell’antica città di Siracusa. Il lavoro progettuale, elaborato in occasione del Seminario dottorale “Siracusa-Palazzolo Acreide” che ha assunto come luoghi di sperimentazione gli antichi assetti formali di Siracusa, l’approdo al mare, l’area Marina e il parcheggio Talete ad Ortigia, diventa, in tal senso, la verifica sperimentale di alcune proposizioni aventi carattere generale e di impostazione metodologica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lubrano_Siracusa-città-archeologica_2024.pdf
accesso aperto
Note: copertina, frontespizio, indice, articolo
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
1.39 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.39 MB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.