Per ribaltare il paradigma stesso di storia familiare ad appannaggio di una narrazione, che spesso prende le forme di un’auto-narrazione di gruppi socioeconomici elitari al vertice sociale funzionali ad un identity-building più o meno velato e spesso non fondato sulla verità storica, vale ancora la lezione di metodo storico di Federico Chabod, secondo il quale finanche un falso va studiato per comprendere quali mentalità e quali interessi vi siano dietro rappresentazioni falsate come la falsa donazione di Costantino. Una storia degli esclusi, siano essi lavoratori, commercianti, migranti o/e componenti di minoranze etniche, configura una rivoluzione culturale, al contempo epistemologica e metodologica, che focalizza l’attenzione storiografica su gruppi tralasciati da un elitismo identitario che si rispecchia nella produzione storiografica. Tornano dunque in auge quelle analisi di dinamiche che uniscono aspetti sociali, come l’espulsione e la migrazione, ad aspetti economici, le interconnessioni economiche livellanti rispetto alle alterità culturali ed etnico-religiose, che configurano una realtà materiale ben diversa dalle narrazioni distorsive, etnocentriche e confessionali, che spesso coprono entro un manto di sacralità in latino le ragioni economiche e gli interessi che portarono alle feroci discriminazioni, alle carneficine, alle conversioni forzate, alle espulsioni e ai roghi contro i non allineati all’involucro nazional-confessionale In tal senso la famiglia Coduto, che rientra nel paradigma dei port-jews, consente ricerche multidisciplinari all’interno del modello storiografico della storia economica e sociale dell’Età moderna, tali da restituire un quadro generale delle capacità di resilienza degli esclusi , quando supportate da una disponibilità economica. Nonché la capacità di divenire, attraverso le proprie reti sociali, funzionali all’interesse economico, commerciale e politico della realtà ospitante, qualora questa si configuri come sufficientemente democratiche da attutire ingerenze religiose.
Da migranti a consoli della Repubblica di Ragusa. I Coduto: una famiglia di ebrei pugliesi tra Stato della Chiesa e Impero ottomano (XVI secolo XVII secolo) / Ligorio, Benedetto. - In: PROGRESSUS. - ISSN 2284-0869. - 1:9(2022), pp. 7-22.
Da migranti a consoli della Repubblica di Ragusa. I Coduto: una famiglia di ebrei pugliesi tra Stato della Chiesa e Impero ottomano (XVI secolo XVII secolo)
Benedetto Ligorio
Primo
2022
Abstract
Per ribaltare il paradigma stesso di storia familiare ad appannaggio di una narrazione, che spesso prende le forme di un’auto-narrazione di gruppi socioeconomici elitari al vertice sociale funzionali ad un identity-building più o meno velato e spesso non fondato sulla verità storica, vale ancora la lezione di metodo storico di Federico Chabod, secondo il quale finanche un falso va studiato per comprendere quali mentalità e quali interessi vi siano dietro rappresentazioni falsate come la falsa donazione di Costantino. Una storia degli esclusi, siano essi lavoratori, commercianti, migranti o/e componenti di minoranze etniche, configura una rivoluzione culturale, al contempo epistemologica e metodologica, che focalizza l’attenzione storiografica su gruppi tralasciati da un elitismo identitario che si rispecchia nella produzione storiografica. Tornano dunque in auge quelle analisi di dinamiche che uniscono aspetti sociali, come l’espulsione e la migrazione, ad aspetti economici, le interconnessioni economiche livellanti rispetto alle alterità culturali ed etnico-religiose, che configurano una realtà materiale ben diversa dalle narrazioni distorsive, etnocentriche e confessionali, che spesso coprono entro un manto di sacralità in latino le ragioni economiche e gli interessi che portarono alle feroci discriminazioni, alle carneficine, alle conversioni forzate, alle espulsioni e ai roghi contro i non allineati all’involucro nazional-confessionale In tal senso la famiglia Coduto, che rientra nel paradigma dei port-jews, consente ricerche multidisciplinari all’interno del modello storiografico della storia economica e sociale dell’Età moderna, tali da restituire un quadro generale delle capacità di resilienza degli esclusi , quando supportate da una disponibilità economica. Nonché la capacità di divenire, attraverso le proprie reti sociali, funzionali all’interesse economico, commerciale e politico della realtà ospitante, qualora questa si configuri come sufficientemente democratiche da attutire ingerenze religiose.File | Dimensione | Formato | |
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