Both the Spanish War of Succession (1700-1714) and the Polish war (1733- 1738) were fought also in the territory of the Papal States. After the end of these dramatic conflicts, the General Treasurer of the Reverend Apostolic Chamber Carlo Maria Sacripante (1689-1758) decided to visit the most peripheral provinces to optimize public spending. In this trip the assistance offered by local technicians was of great help, although the opinion of some experts made the difference. Among them, there was Luigi Vanvitelli (1700-1773). The journey is thoughtfully recounted in a manuscript placed in the State Archive of Rome. This anonymous report was drawn up in 1737, and it seems useful both to better detail Vanvitelli’s career and to investigate the condition of north-east Italian communities during the eighteenth century.

All’indomani delle guerre di successione spagnola e polacca, le quali si erano combattute a più riprese anche nel territorio dello Stato della Chiesa, e a fronte della necessità improrogabile di razionalizzare la spesa pubblica a motivo delle sofferenze del bilancio della Reverenda Camera Apostolica, il Tesoriere Generale della Reverenda Camera Apostolica monsignor Carlo Maria Sacripante (1689-1758) decise di recarsi di persona nelle legazioni più periferiche della nazione onde procedere ad accurati esami in faciem loci. Infatti, non solo bisognava valutare il reale stato di fatto delle difese del papato ma, altresì, occorreva «riconoscere» de visu la situazione degli investimenti che si erano autorizzati fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento ai fini di un rilancio degli scambi e della produzione interna: opere ad usum publicum che spaziavano dalla rifondazione della città di Cervia (fondamentale per i proventi derivanti dalle sue saline) alla diversione dei fiumi Ronco e Montone che attanagliavano Ravenna procurando ingenti spese. Inoltre, numerosi erano stati gli interventi attuati col beneficio del regnante negli ultimi anni; fra gli altri: il nuovo ponte di Cesena, disegnato da Ferdinando Fuga (1699-1782) e la ristrutturazione del porto di Rimini. L’ecclesiastico partì quindi per una missione delicata, che lo portò prima in Romagna e – successivamente – a Comacchio e al porto di Goro, per infine concludersi a Ferrara. E se in questa trasferta l’assistenza offerta dagli intendenti locali fu di grande aiuto, centrale si rivelò il contributo che diedero gli specialisti che il funzionario pontificio volle con sé, fra i quali vi era Luigi Vanvitelli (1700-1773). L’architetto, del resto, conosceva bene quei luoghi (impegnato ad Ancona, aveva avuto spesso occasione muoversi per quelle province) e – forse – fu proprio questa sua dimestichezza che lo rese un collaboratore insostituibile in questa circostanza. Ne dà prova un manoscritto conservato presso l’Archivio di Stato di Roma: un anonimo minuzioso resoconto del viaggio che, stilato nell’estate del 1737, pare utile a dettagliare meglio la carriera del progettista (aggiungendovi inedite informazioni) e permette parimenti di indagare più nel merito le condizioni di quelle comunità allo scadere del terzo decennio del XVIII secolo.

Carlo Maria Sacripante e Luigi Vanvitelli in visita a Cervia, Comacchio e Ferrara nel 1737 / Benincampi, Iacopo. - (2024), pp. 69-81. (Intervento presentato al convegno Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità (1773-2023) tenutosi a Ancona).

Carlo Maria Sacripante e Luigi Vanvitelli in visita a Cervia, Comacchio e Ferrara nel 1737

Iacopo Benincampi
2024

Abstract

Both the Spanish War of Succession (1700-1714) and the Polish war (1733- 1738) were fought also in the territory of the Papal States. After the end of these dramatic conflicts, the General Treasurer of the Reverend Apostolic Chamber Carlo Maria Sacripante (1689-1758) decided to visit the most peripheral provinces to optimize public spending. In this trip the assistance offered by local technicians was of great help, although the opinion of some experts made the difference. Among them, there was Luigi Vanvitelli (1700-1773). The journey is thoughtfully recounted in a manuscript placed in the State Archive of Rome. This anonymous report was drawn up in 1737, and it seems useful both to better detail Vanvitelli’s career and to investigate the condition of north-east Italian communities during the eighteenth century.
2024
Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità (1773-2023)
All’indomani delle guerre di successione spagnola e polacca, le quali si erano combattute a più riprese anche nel territorio dello Stato della Chiesa, e a fronte della necessità improrogabile di razionalizzare la spesa pubblica a motivo delle sofferenze del bilancio della Reverenda Camera Apostolica, il Tesoriere Generale della Reverenda Camera Apostolica monsignor Carlo Maria Sacripante (1689-1758) decise di recarsi di persona nelle legazioni più periferiche della nazione onde procedere ad accurati esami in faciem loci. Infatti, non solo bisognava valutare il reale stato di fatto delle difese del papato ma, altresì, occorreva «riconoscere» de visu la situazione degli investimenti che si erano autorizzati fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento ai fini di un rilancio degli scambi e della produzione interna: opere ad usum publicum che spaziavano dalla rifondazione della città di Cervia (fondamentale per i proventi derivanti dalle sue saline) alla diversione dei fiumi Ronco e Montone che attanagliavano Ravenna procurando ingenti spese. Inoltre, numerosi erano stati gli interventi attuati col beneficio del regnante negli ultimi anni; fra gli altri: il nuovo ponte di Cesena, disegnato da Ferdinando Fuga (1699-1782) e la ristrutturazione del porto di Rimini. L’ecclesiastico partì quindi per una missione delicata, che lo portò prima in Romagna e – successivamente – a Comacchio e al porto di Goro, per infine concludersi a Ferrara. E se in questa trasferta l’assistenza offerta dagli intendenti locali fu di grande aiuto, centrale si rivelò il contributo che diedero gli specialisti che il funzionario pontificio volle con sé, fra i quali vi era Luigi Vanvitelli (1700-1773). L’architetto, del resto, conosceva bene quei luoghi (impegnato ad Ancona, aveva avuto spesso occasione muoversi per quelle province) e – forse – fu proprio questa sua dimestichezza che lo rese un collaboratore insostituibile in questa circostanza. Ne dà prova un manoscritto conservato presso l’Archivio di Stato di Roma: un anonimo minuzioso resoconto del viaggio che, stilato nell’estate del 1737, pare utile a dettagliare meglio la carriera del progettista (aggiungendovi inedite informazioni) e permette parimenti di indagare più nel merito le condizioni di quelle comunità allo scadere del terzo decennio del XVIII secolo.
Luigi Vanvitelli; Cervia; Ferrara; 18th century; Architecture
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Carlo Maria Sacripante e Luigi Vanvitelli in visita a Cervia, Comacchio e Ferrara nel 1737 / Benincampi, Iacopo. - (2024), pp. 69-81. (Intervento presentato al convegno Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità (1773-2023) tenutosi a Ancona).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1716255
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