Ponteggio abitabile

An ideal house removable, reusable, transportable and energy- sustainable. Prodromo of a possible nomadic dwelling inspired by the archetype of the tent, the metal lines of Riccardo Dalisi and the colors of the dynamic canvases of Enrico Prampolini, the accommodation is willing to adapt to the territory through a system of vertical supports that isolates it from the ground and adapts it to the orography. It is a tourist module designed to be very easy to implement, economically sustainable and extremely modular. In fact, both the structural construction, based on the scaffolding system, and the arrangement of the internal environment, which is a unique platform in which the furniture - imagined as autonomous capsules formally and technologically concluded - allow wide flexibility in the spatial organization and in the connection of the services to the plants. The design direction, therefore, looks eagerly at the possible determination of elements that can be composed through a simplicity that is, at the same time, formal and possible in its series development. For these reasons, the construction system tends to the concept of architectural object and, starting from the assembly of Innocenti tubes, wooden boards and an outer shell in fabric, has a slender vertical development to look like a frame that resembles the wings of some of the monsters imagined by John Quentin Hejduk.

Una casa ideale smontabile, riutilizzabile, trasportabile ed energeticamente sostenibile. Prodromo di un possibile abitare nomadico ispirato all’archetipo della tenda, alle linee metalliche di Riccardo Dalisi e ai colori delle tele dinamiche di Enrico Prampolini, l’alloggio è disposto ad adattarsi al territorio attraverso un sistema di sostegni verticali che lo isola dal terreno e lo conforma all’orografia. Si tratta di un modulo turistico concepito per essere molto semplice da realizzare, sostenibile economicamente ed estremamente modulare. Infatti, sono modulari sia la costruzione strutturale, basata sul sistema dei ponteggi da cantiere, che la disposizione dell’ambiente interno, che è una piattaforma unica in cui gli arredi - immaginati come capsule autonome formalmente e tecnologicamente concluse - consentono ampia flessibilità nell’organizzazione spaziale e nel collegamento dei servizi agli impianti. La direzione progettuale, dunque, guarda con brama alla possibile determinazione di elementi che possono essere composti attraverso una semplicità che è, al contempo, formale e possibile nel suo sviluppo in serie. Per tali ragioni, il sistema costruttivo tende al concetto di oggetto architettonico e, a partire dall’assemblaggio di tubi Innocenti, tavole lignee e di un involucro esterno in tessuto, ha uno sviluppo verticale esile fino a sembrare un frame che ricorda le ali di alcuni dei mostri immaginati da John Quentin Hejduk.