L’articolo discute il ruolo che i modelli fisici hanno nel processo di inclusione e abbattimento delle barriere percettive e cognitive nell’ambito della comunicazione e rappresentazione del patrimonio storico-architettonico, anche in relazione a quanto indicato dalle convenzioni internazionali e dalle più recenti indicazioni normative. Alle finalità storicamente consolidate del modello come supporto progettuale se ne sono affiancate delle altre, quali ad esempio la possibilità di far comprendere meglio gli spazi all’interno dei sistemi di orientamento. Nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale, l’utilizzo del modello fisico viene annoverato da diverse linee guida come elemento utile al miglioramento delle condizioni di accessibilità per le diverse tipologie di fruitori. Il modello analogico può riguardare sia la “narrazione aptica” dello stato di fatto e sia il racconto delle ipotetiche ricostruzioni dello stesso, potendo così comunicare non sono con persone con disabilità visive o cognitive ma alla totalità dei fruitori. A tal proposito, l’articolo illustra alcuni casi studio che utilizzano il modello analogico di architettura al fine di superare il ruolo storicamente riconosciuto a questi manufatti, che prevedeva una percezione esclusivamente visiva, aprendoli a un nuovo livello di percezione sensoriale capace di incrementare il grado di inclusività.
Modelli architettonici per la percezione tattile / Fusinetti, Alexandra. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - (2024).
Modelli architettonici per la percezione tattile
alexandra fusinetti
2024
Abstract
L’articolo discute il ruolo che i modelli fisici hanno nel processo di inclusione e abbattimento delle barriere percettive e cognitive nell’ambito della comunicazione e rappresentazione del patrimonio storico-architettonico, anche in relazione a quanto indicato dalle convenzioni internazionali e dalle più recenti indicazioni normative. Alle finalità storicamente consolidate del modello come supporto progettuale se ne sono affiancate delle altre, quali ad esempio la possibilità di far comprendere meglio gli spazi all’interno dei sistemi di orientamento. Nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale, l’utilizzo del modello fisico viene annoverato da diverse linee guida come elemento utile al miglioramento delle condizioni di accessibilità per le diverse tipologie di fruitori. Il modello analogico può riguardare sia la “narrazione aptica” dello stato di fatto e sia il racconto delle ipotetiche ricostruzioni dello stesso, potendo così comunicare non sono con persone con disabilità visive o cognitive ma alla totalità dei fruitori. A tal proposito, l’articolo illustra alcuni casi studio che utilizzano il modello analogico di architettura al fine di superare il ruolo storicamente riconosciuto a questi manufatti, che prevedeva una percezione esclusivamente visiva, aprendoli a un nuovo livello di percezione sensoriale capace di incrementare il grado di inclusività.File | Dimensione | Formato | |
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