Il saggio ricostruisce le immagini delle guerre combattute dall’Italia nel XX secolo, e in particolare quelle della prima e della seconda guerra mondiale, diffuse presso l’opinione pubblica italiana negli anni Sessanta, attraverso l’analisi di otto rotocalchi di ampia diffusione e di differente orientamento: Famiglia cristiana, L’Europeo, Oggi, Tempo, Epoca, Vie nuove, L’Espresso e Gente. Analizzando tanto la natura di prodotto dell’industria dell’intrattenimento che di giornale di opinione, propria del rotocalco, l’autrice ne ricostruisce i diversi livelli di fruizione e individua in particolare tre processi che operavano nella struttura dei settimanali illustrati: mitizzazione, ideologizzazione e affabulazione. Accanto ad un sentimento di estraneità verso le guerre nazionali che emerge quale mito comune a tutti i rotocalchi, l’autrice individua come dato dominante l’esistenza di memorie contrapposte e polemiche del passato nazionale (in particolare della Resistenza) presso l’opinione pubblica italiana del tempo. Il saggio analizza, infine, gli elementi di continuità e di frattura di alcune di queste memorie nel tempo e il loro rapporto con il discorso politico pubblico proposto dalle forze politiche protagoniste del centrosinistra.
Le guerre italiane nei rotocalchi degli anni Sessanta / Ciglioni, Laura. - In: MONDO CONTEMPORANEO. - ISSN 1825-8905. - (2010), pp. 121-164.
Le guerre italiane nei rotocalchi degli anni Sessanta
Ciglioni, Laura
2010
Abstract
Il saggio ricostruisce le immagini delle guerre combattute dall’Italia nel XX secolo, e in particolare quelle della prima e della seconda guerra mondiale, diffuse presso l’opinione pubblica italiana negli anni Sessanta, attraverso l’analisi di otto rotocalchi di ampia diffusione e di differente orientamento: Famiglia cristiana, L’Europeo, Oggi, Tempo, Epoca, Vie nuove, L’Espresso e Gente. Analizzando tanto la natura di prodotto dell’industria dell’intrattenimento che di giornale di opinione, propria del rotocalco, l’autrice ne ricostruisce i diversi livelli di fruizione e individua in particolare tre processi che operavano nella struttura dei settimanali illustrati: mitizzazione, ideologizzazione e affabulazione. Accanto ad un sentimento di estraneità verso le guerre nazionali che emerge quale mito comune a tutti i rotocalchi, l’autrice individua come dato dominante l’esistenza di memorie contrapposte e polemiche del passato nazionale (in particolare della Resistenza) presso l’opinione pubblica italiana del tempo. Il saggio analizza, infine, gli elementi di continuità e di frattura di alcune di queste memorie nel tempo e il loro rapporto con il discorso politico pubblico proposto dalle forze politiche protagoniste del centrosinistra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.