La Corona Verde di Roma Est è una potenziale rete ecologica situata nel cuore della periferia più “difficile” della capitale. È costituita da circa 1.000 ettari di splendidi lacerti di agro romano storico scampati all’edificazione, in cui s’intrecciano valori naturalistici e storici straordinari, ma caratterizzati da abbandono, usi impropri e frammentazione. Il libro ricostruisce questo caso nel quadro del “doppio movimento” delle trasformazioni urbane attuali: agli enormi impatti socio ecologici disgreganti del modello di sviluppo market oriented della città neoliberale, aggravati dal più recente processo di “piattaformizzazione” delle città, si risponde soltanto con iniziative “dal basso” di riappropriazione dello spazio, delle tecnologie e della natura. Un processo ambivalente che, nel contesto romano, si converte nella paradossale divaricazione tra inefficienza della governance pubblica e vivacità delle pratiche sociali volte a ricostruire localmente relazioni, inclusione e sostenibilità. In questo quadro si colloca il lungo percorso di ricerca-azione, descritto nella seconda parte del volume, che gli autori conducono con due finalità: mettere in rete iniziative dal basso, anche conflittuali, per pianificare e realizzare l’infrastruttura ecologica della Corona Verde di Roma Est; definire un modello innovativo di transizione ecologica dal basso basato sul ricorso a “tecnologie civiche” per potenziare localmente la cooperazione sociale. Questo modello alternativo di transizione valorizza il concetto di “sistemi socioecologici” come nuova infrastruttura capace di ripristinare una “coevoluzione” virtuosa tra città e natura.
Transizioni dal basso. Conflitti socio-ecologici, tecnologie civiche e urbanistica sperimentale / Brignone, Luca; Simoncini, Stefano. - (2024), pp. 5-219.
Transizioni dal basso. Conflitti socio-ecologici, tecnologie civiche e urbanistica sperimentale
Luca Brignone;Stefano Simoncini
2024
Abstract
La Corona Verde di Roma Est è una potenziale rete ecologica situata nel cuore della periferia più “difficile” della capitale. È costituita da circa 1.000 ettari di splendidi lacerti di agro romano storico scampati all’edificazione, in cui s’intrecciano valori naturalistici e storici straordinari, ma caratterizzati da abbandono, usi impropri e frammentazione. Il libro ricostruisce questo caso nel quadro del “doppio movimento” delle trasformazioni urbane attuali: agli enormi impatti socio ecologici disgreganti del modello di sviluppo market oriented della città neoliberale, aggravati dal più recente processo di “piattaformizzazione” delle città, si risponde soltanto con iniziative “dal basso” di riappropriazione dello spazio, delle tecnologie e della natura. Un processo ambivalente che, nel contesto romano, si converte nella paradossale divaricazione tra inefficienza della governance pubblica e vivacità delle pratiche sociali volte a ricostruire localmente relazioni, inclusione e sostenibilità. In questo quadro si colloca il lungo percorso di ricerca-azione, descritto nella seconda parte del volume, che gli autori conducono con due finalità: mettere in rete iniziative dal basso, anche conflittuali, per pianificare e realizzare l’infrastruttura ecologica della Corona Verde di Roma Est; definire un modello innovativo di transizione ecologica dal basso basato sul ricorso a “tecnologie civiche” per potenziare localmente la cooperazione sociale. Questo modello alternativo di transizione valorizza il concetto di “sistemi socioecologici” come nuova infrastruttura capace di ripristinare una “coevoluzione” virtuosa tra città e natura.File | Dimensione | Formato | |
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