Il 4 maggio 2021, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al testo del “Decreto Sostegni” (Ddl n. 2144), nel quale «la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana tattile (LISt)», emendamento che si è trasformato in legge il 19 maggio 2021. Dal momento che in futuro la LIS entrerà sempre di più negli ordinamenti e nell’offerta formativa dei vari Atenei, in questo contributo si intende ricostruire la storia di come questa forma di comunicazione (per lungo tempo neppure considerata una lingua) sia stata, in momenti alterni, favorita o osteggiata da educatori, medici e linguisti nel contesto accademico. Ripercorrendo le tracce della presenza della LIS a partire dagli anni Novanta del secolo scorso nelle Università Italiane, è facile notare come l’interesse verso la LIS si sia manifestato non solo in ambito linguistico (nella formazione di docenti, mediatori e interpreti) o in ambito sanitario (nella formazione di logopedisti), ma anche in settori scientifico–disciplinari diversi, che vanno dall’antropologia, alla filosofia del linguaggio, dalla psicologia alle scienze della formazione.
La lingua dei segni italiana all’università tra educatori, medici e linguisti / Roccaforte, Maria; Volterra, Virginia. - (2023), pp. 559-577.
La lingua dei segni italiana all’università tra educatori, medici e linguisti
MARIA ROCCAFORTE
;
2023
Abstract
Il 4 maggio 2021, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento al testo del “Decreto Sostegni” (Ddl n. 2144), nel quale «la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana tattile (LISt)», emendamento che si è trasformato in legge il 19 maggio 2021. Dal momento che in futuro la LIS entrerà sempre di più negli ordinamenti e nell’offerta formativa dei vari Atenei, in questo contributo si intende ricostruire la storia di come questa forma di comunicazione (per lungo tempo neppure considerata una lingua) sia stata, in momenti alterni, favorita o osteggiata da educatori, medici e linguisti nel contesto accademico. Ripercorrendo le tracce della presenza della LIS a partire dagli anni Novanta del secolo scorso nelle Università Italiane, è facile notare come l’interesse verso la LIS si sia manifestato non solo in ambito linguistico (nella formazione di docenti, mediatori e interpreti) o in ambito sanitario (nella formazione di logopedisti), ma anche in settori scientifico–disciplinari diversi, che vanno dall’antropologia, alla filosofia del linguaggio, dalla psicologia alle scienze della formazione.File | Dimensione | Formato | |
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