La situazione emergenziale relazionata alla pandemia da Covid-19 ha messo in atto scenari senza precedenti che richiamano la necessità di un ripensamento immediato dei paradigmi che guidano la vita contemporanea. In coerenza con le teorie degli eventi rari, della sistemica, e con le strategie di ripresa post-crisi, occorre oggi pensare in un’ottica resiliente, o ancora meglio, anti-fragile (Taleb, 2012; Blečić, Cecchini, 2016), a nuove ed evolute soluzioni che facciano sì che il sistema in cui viviamo non solo risponda all’urto subìto, tornando alla sua struttura originaria, ma che anzi da esso ne tragga energia per uscirne più resistente. In particolar modo nella città della post-pandemia, questa antifragilità dovrà partire da una profonda revisione, da un lato, dei paradigmi della pianificazione e delle politiche per la città e, dall’altro, di modelli culturali individualisti – più che liberisti – che hanno progressivamente perso di vista il layout in cui si svolge la nostra vita quotidiana, la Città, e l’Essere Umano. Per operare in questo senso occorre prendere consapevolezza del ruolo chiave che la mobilità gioca - da svariati decenni - nell’ambito delle trasformazioni dei modelli urbani e degli stili di vita. La mobilità oggi più che è mai un sistema complesso, non più leggibile in una mera ottica trasportistica (domanda-offerta) o ambientale (emissioni-efficienza), che richiede un approccio interdisciplinare, soprattutto di tipo socioculturale, che rimetta la componente umana al centro del dibattito. In tale cornice, questo paper intende far emergere il ruolo determinante della mobilità nelle strategie di rigenerazione urbana attraverso lo studio di alcuni modelli emergenti di pianificazione, analizzandone gli aspetti morfo-funzionali (di compattezza e complessità, come nel modello transit oriented development nordamericano), socio-economici (di accessibilità e di qualità urbana, come nella Ville du quart d'heure francese) e ambientali (di riequilibrio modale e qualità ambientale, come negli ecoquartieri europei) e nelle esperienze di pianificazione urbanistica.

Il diritto alla mobilità. Ipotesi per una pianificazione anti-fragile / Amato, Chiara; Cerasoli, Mario. - (2020), pp. 9-18. (Intervento presentato al convegno Conferenza internazionale Urbanpromo XVII Edizione Progetti per il Paese tenutosi a Milano).

Il diritto alla mobilità. Ipotesi per una pianificazione anti-fragile

Chiara Amato;Mario Cerasoli
2020

Abstract

La situazione emergenziale relazionata alla pandemia da Covid-19 ha messo in atto scenari senza precedenti che richiamano la necessità di un ripensamento immediato dei paradigmi che guidano la vita contemporanea. In coerenza con le teorie degli eventi rari, della sistemica, e con le strategie di ripresa post-crisi, occorre oggi pensare in un’ottica resiliente, o ancora meglio, anti-fragile (Taleb, 2012; Blečić, Cecchini, 2016), a nuove ed evolute soluzioni che facciano sì che il sistema in cui viviamo non solo risponda all’urto subìto, tornando alla sua struttura originaria, ma che anzi da esso ne tragga energia per uscirne più resistente. In particolar modo nella città della post-pandemia, questa antifragilità dovrà partire da una profonda revisione, da un lato, dei paradigmi della pianificazione e delle politiche per la città e, dall’altro, di modelli culturali individualisti – più che liberisti – che hanno progressivamente perso di vista il layout in cui si svolge la nostra vita quotidiana, la Città, e l’Essere Umano. Per operare in questo senso occorre prendere consapevolezza del ruolo chiave che la mobilità gioca - da svariati decenni - nell’ambito delle trasformazioni dei modelli urbani e degli stili di vita. La mobilità oggi più che è mai un sistema complesso, non più leggibile in una mera ottica trasportistica (domanda-offerta) o ambientale (emissioni-efficienza), che richiede un approccio interdisciplinare, soprattutto di tipo socioculturale, che rimetta la componente umana al centro del dibattito. In tale cornice, questo paper intende far emergere il ruolo determinante della mobilità nelle strategie di rigenerazione urbana attraverso lo studio di alcuni modelli emergenti di pianificazione, analizzandone gli aspetti morfo-funzionali (di compattezza e complessità, come nel modello transit oriented development nordamericano), socio-economici (di accessibilità e di qualità urbana, come nella Ville du quart d'heure francese) e ambientali (di riequilibrio modale e qualità ambientale, come negli ecoquartieri europei) e nelle esperienze di pianificazione urbanistica.
2020
Conferenza internazionale Urbanpromo XVII Edizione Progetti per il Paese
diritto alla mobilità; rigenerazione urbana; pianificazione anti-fragile; griglia teorica
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Il diritto alla mobilità. Ipotesi per una pianificazione anti-fragile / Amato, Chiara; Cerasoli, Mario. - (2020), pp. 9-18. (Intervento presentato al convegno Conferenza internazionale Urbanpromo XVII Edizione Progetti per il Paese tenutosi a Milano).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Amato_Il Diritto_2020.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 3.5 MB
Formato Adobe PDF
3.5 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1712823
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact