Il presente studio si propone di ricostruire la categoria dell’«autorità privata», delineata dalla dottrina civilistica sul finire degli anni Settanta. Si tratta di una peculiare modalità di manifestazione del potere privato, intesa come una volontà superiore idonea ad imporsi sulle altre, rilevando come potere di emanare e applicare condizioni che valgono, per i loro destinatari, come “leggi”, in quanto idonee a vincolare a prescindere da qualsiasi manifestazione di consenso e a realizzare, nella sfera dei destinatari, stati di soggezione all’altrui potere decisionale. Nella ricerca svolta, innanzitutto, si affrontano i principali profili problematici del tema partendo, sul piano concettuale, dalla definizione della stessa nozione di autorità privata, in particolare evidenziando quando può parlarsi di «potere privato» e quando quest’ultimo può tradursi in «autorità privata». In secondo luogo, si analizzano le tradizionali e nuove manifestazioni dell’autorità, nonché le modalità di esercizio da parte di soggetti, sia individuali, sia collettivi. Da ultimo, si evidenziano le garanzie predisposte dall’ordinamento al fine di consentire il bilanciamento tra posizioni giuridiche squilibrate, tentando di rilevarne pregi e limiti e, al contempo, di delineare possibili interpretazioni delle norme vigenti – talvolta offerte anche dalla giurisprudenza nazionale e sovranazionale – che consentano di superare, all’interno dell’ordinamento positivo, questi limiti. L’indagine così strutturata ha scelto di prestare particolare attenzione agli abusi di autorità nella dimensione economica, con riguardo ai quali vari sono i deficit di effettività della tutela emersi nei confronti di consumatori e imprenditori deboli. Di qui la necessità di ricercare nuove prospettive rimediali. A tal fine, si è cercato, ove possibile, di delineare rimedi che, in definitiva, siano idonei a realizzare gli interessi lesi – anche in via preventiva – con meccanismi che conducano ad una loro reintegrazione in forma specifica.

Le «Autorità private». Abusi nella dimensione economica e prospettive rimediali / D'Alberti, Diana. - (2023 Oct 26).

Le «Autorità private». Abusi nella dimensione economica e prospettive rimediali

D'ALBERTI, DIANA
26/10/2023

Abstract

Il presente studio si propone di ricostruire la categoria dell’«autorità privata», delineata dalla dottrina civilistica sul finire degli anni Settanta. Si tratta di una peculiare modalità di manifestazione del potere privato, intesa come una volontà superiore idonea ad imporsi sulle altre, rilevando come potere di emanare e applicare condizioni che valgono, per i loro destinatari, come “leggi”, in quanto idonee a vincolare a prescindere da qualsiasi manifestazione di consenso e a realizzare, nella sfera dei destinatari, stati di soggezione all’altrui potere decisionale. Nella ricerca svolta, innanzitutto, si affrontano i principali profili problematici del tema partendo, sul piano concettuale, dalla definizione della stessa nozione di autorità privata, in particolare evidenziando quando può parlarsi di «potere privato» e quando quest’ultimo può tradursi in «autorità privata». In secondo luogo, si analizzano le tradizionali e nuove manifestazioni dell’autorità, nonché le modalità di esercizio da parte di soggetti, sia individuali, sia collettivi. Da ultimo, si evidenziano le garanzie predisposte dall’ordinamento al fine di consentire il bilanciamento tra posizioni giuridiche squilibrate, tentando di rilevarne pregi e limiti e, al contempo, di delineare possibili interpretazioni delle norme vigenti – talvolta offerte anche dalla giurisprudenza nazionale e sovranazionale – che consentano di superare, all’interno dell’ordinamento positivo, questi limiti. L’indagine così strutturata ha scelto di prestare particolare attenzione agli abusi di autorità nella dimensione economica, con riguardo ai quali vari sono i deficit di effettività della tutela emersi nei confronti di consumatori e imprenditori deboli. Di qui la necessità di ricercare nuove prospettive rimediali. A tal fine, si è cercato, ove possibile, di delineare rimedi che, in definitiva, siano idonei a realizzare gli interessi lesi – anche in via preventiva – con meccanismi che conducano ad una loro reintegrazione in forma specifica.
26-ott-2023
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