L'articolo si focalizza sullo studio delle pratiche discorsive attraverso cui Édouard Glissant struttura la propria utopia del chaos-monde nei due saggi La Cohée du Lamentin (2005) e Une nouvelle région du monde (2006), e nel romanzo Sartorius (1999). Al contrario della ricerca dell'ordine e dell'armonia tipiche dell'utopia classica, il modello di Glissant è caratterizzato dall'accumulazione e dalla creolizzazione degli elementi. L'obiettivo dell'autore è la costruzione di un immaginario della mondialità in quanto totalità di differenze, in opposizione alla globalizzazione standardizzata di marca capitalista. L'analisi di Glissant sarà contestualizzata con le coeve teorie di Deleuze e Guattari e con l'eterotopia di Michel Foucault.
Una nuova regione del mondo. L’utopia mondialista di Édouard Glissant / Bonasia, Mattia. - In: BETWEEN. - ISSN 2039-6597. - 27:14(2024), pp. 373-392. [10.13125/2039-6597/5801]
Una nuova regione del mondo. L’utopia mondialista di Édouard Glissant
Mattia Bonasia
2024
Abstract
L'articolo si focalizza sullo studio delle pratiche discorsive attraverso cui Édouard Glissant struttura la propria utopia del chaos-monde nei due saggi La Cohée du Lamentin (2005) e Une nouvelle région du monde (2006), e nel romanzo Sartorius (1999). Al contrario della ricerca dell'ordine e dell'armonia tipiche dell'utopia classica, il modello di Glissant è caratterizzato dall'accumulazione e dalla creolizzazione degli elementi. L'obiettivo dell'autore è la costruzione di un immaginario della mondialità in quanto totalità di differenze, in opposizione alla globalizzazione standardizzata di marca capitalista. L'analisi di Glissant sarà contestualizzata con le coeve teorie di Deleuze e Guattari e con l'eterotopia di Michel Foucault.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.