The aim of the paper is to reflect on how the material remnants of the technological progress aimed at increasing the Soviet Union's military power relate to the urban landscape today and how, on a larger scale, the cities created for the same purpose and now abandoned, interact with the territory. The investigation is carried out through the photographic project Закрытые территории (Restricted Areas) by Russian artist Danila Tkachenko, a case-study that thus opens up a sort of debate on the subject and stimulates considerations and interpretations, prompting us to question the possible fate of what remains.

Obiettivo del paper è quello di riflettere su come i resti materiali del progresso tecnologico finalizzato all’incremento della potenza militare dell’Unione Sovietica si rapportano oggi con il paesaggio urbano e come, a scala maggiore, le città nate con lo stesso scopo e ora abbandonate, interagiscono con il territorio. L’indagine è svolta attraverso il progetto fotografico Закрытые территории (Aree ristrette) dell’artista russo Danila Tkachenko, assunto come un caso-studio che offre contributi interessanti alla discussione del tema e sollecita considerazioni e interpretazioni, spingendo a interrogarsi sul possibile destino di quel che resta.

Quel che resta. Le “Aree ristrette” di Danila Tkachenko. What remains. The “Restricted Areas” of Danila Tkachenko / Starodubova, Olga. - Tomo primo. Fonti e testimonianze:(2023), pp. 1225-1233. (Intervento presentato al convegno X Convegno Internazionale di studi CIRICE 2023 "Città e guerra. Difese, distruzioni, permanenze delle memorie e dell'immagine urbana. City and war. Military defences, ruins, permanences of urban memories and images" tenutosi a Napoli).

Quel che resta. Le “Aree ristrette” di Danila Tkachenko. What remains. The “Restricted Areas” of Danila Tkachenko

Olga Starodubova
2023

Abstract

The aim of the paper is to reflect on how the material remnants of the technological progress aimed at increasing the Soviet Union's military power relate to the urban landscape today and how, on a larger scale, the cities created for the same purpose and now abandoned, interact with the territory. The investigation is carried out through the photographic project Закрытые территории (Restricted Areas) by Russian artist Danila Tkachenko, a case-study that thus opens up a sort of debate on the subject and stimulates considerations and interpretations, prompting us to question the possible fate of what remains.
2023
X Convegno Internazionale di studi CIRICE 2023 "Città e guerra. Difese, distruzioni, permanenze delle memorie e dell'immagine urbana. City and war. Military defences, ruins, permanences of urban memories and images"
Obiettivo del paper è quello di riflettere su come i resti materiali del progresso tecnologico finalizzato all’incremento della potenza militare dell’Unione Sovietica si rapportano oggi con il paesaggio urbano e come, a scala maggiore, le città nate con lo stesso scopo e ora abbandonate, interagiscono con il territorio. L’indagine è svolta attraverso il progetto fotografico Закрытые территории (Aree ristrette) dell’artista russo Danila Tkachenko, assunto come un caso-studio che offre contributi interessanti alla discussione del tema e sollecita considerazioni e interpretazioni, spingendo a interrogarsi sul possibile destino di quel che resta.
architettura; Russia; Danila Tkachenko
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Quel che resta. Le “Aree ristrette” di Danila Tkachenko. What remains. The “Restricted Areas” of Danila Tkachenko / Starodubova, Olga. - Tomo primo. Fonti e testimonianze:(2023), pp. 1225-1233. (Intervento presentato al convegno X Convegno Internazionale di studi CIRICE 2023 "Città e guerra. Difese, distruzioni, permanenze delle memorie e dell'immagine urbana. City and war. Military defences, ruins, permanences of urban memories and images" tenutosi a Napoli).
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