Le pagine che seguono studiano, attraverso la chiave di lettura ecologica e decoloniale proposta da Malcom Ferdinand nel testo Decolonial Ecology: Thinking from the Caribbean World (2021), due libri prodotti nel contesto centroamericano, ovvero El papa verde (1954) del guatemalteco Miguel Ángel Asturias e Única mirando al mar (1993) del costaricense Fernando Contreras Castro. Si crede, infatti, che il contatto con testi in cui l’uomo e la natura sono profondamente connessi possa promuovere una prospettiva ecologica che ristabilisca la loro interconnessione e interdipendenza. La narrativa ecologica promuove, da un lato, il distacco da una prospettiva ambientalista, che è solita considerare la natura e l’essere umano come due elementi scissi; dall’altro, una visione decoloniale che denuncia come il colonialismo, attraverso lo sradicamento degli indigeni dal proprio territorio, abbia fatto scomparire i saperi e le culture che costituivano le relazioni di cura della terra. Per l’analisi dei testi si è deciso di utilizzare gli strumenti di indagine offerti dallo strutturalismo “neoclassico”, così da meglio intendere le relazioni tra significanti e significati che si nascondono dietro i rapporti tra i differenti attori dei romanzi presi in esame.
Riletture ecologiche e decoloniali in chiave strutturalista: due romanzi centroamericani / Caracci, Francesco. - (2024), pp. 129-172. [10.13133/9788893773157].
Riletture ecologiche e decoloniali in chiave strutturalista: due romanzi centroamericani
Francesco Caracci
2024
Abstract
Le pagine che seguono studiano, attraverso la chiave di lettura ecologica e decoloniale proposta da Malcom Ferdinand nel testo Decolonial Ecology: Thinking from the Caribbean World (2021), due libri prodotti nel contesto centroamericano, ovvero El papa verde (1954) del guatemalteco Miguel Ángel Asturias e Única mirando al mar (1993) del costaricense Fernando Contreras Castro. Si crede, infatti, che il contatto con testi in cui l’uomo e la natura sono profondamente connessi possa promuovere una prospettiva ecologica che ristabilisca la loro interconnessione e interdipendenza. La narrativa ecologica promuove, da un lato, il distacco da una prospettiva ambientalista, che è solita considerare la natura e l’essere umano come due elementi scissi; dall’altro, una visione decoloniale che denuncia come il colonialismo, attraverso lo sradicamento degli indigeni dal proprio territorio, abbia fatto scomparire i saperi e le culture che costituivano le relazioni di cura della terra. Per l’analisi dei testi si è deciso di utilizzare gli strumenti di indagine offerti dallo strutturalismo “neoclassico”, così da meglio intendere le relazioni tra significanti e significati che si nascondono dietro i rapporti tra i differenti attori dei romanzi presi in esame.File | Dimensione | Formato | |
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