Nel contesto degli enti ecclesiastici, la problematica legata all'etica ed al comportamento assume sfaccettature specifiche che riflettono la complessità delle strutture ecclesiastiche e dei valori religiosi. L'etica all'interno di questi enti è spesso basata su principi religiosi e morali che possono differire da quelli della società laica. La sfida principale riguarda il mantenimento dell'integrità etica all'interno di tali organizzazioni, considerando la loro responsabilità nei confronti della comunità di fedeli. Il comportamento etico all'interno degli enti ecclesiastici è spesso guidato dai principi religiosi, ma le discrepanze tra i principi enunciati e le azioni effettive possono generare situazioni di conflitto o confusione. La gestione delle segnalazioni di comportamenti scorretti (c.d. whistleblowing) negli enti ecclesiastici richiede, pertanto, un approccio bilanciato che tenga conto delle leggi civili, degli insegnamenti morali e delle dinamiche interne della Chiesa. La trasparenza e la responsabilità nell'affrontare le accuse sono fondamentali, ma anche la protezione dell'informatore dovrebbe essere attentamente considerata, dato che la divulgazione potrebbe comportare tensioni all'interno della comunità religiosa. L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire una guida utile all’implementazione di un efficace sistema di gestione delle segnalazioni anche in organizzazioni complesse e particolari come quelle ecclesiastiche. Il 15 marzo scorso, infatti, con l'entrata in vigore del decreto legislativo 24/2023, sono state introdotte nuove disposizioni sul whistleblowing. Questo termine si riferisce alla denuncia di comportamenti illeciti effettuata da un individuo a conoscenza di tali condotte a causa del suo rapporto di lavoro, compiute da collaboratori, professionisti o dipendenti che possono coinvolgere l'ente in questione in responsabilità. Il whistleblowing può essere, dunque, considerato come un processo attraverso il quale individui interni o esterni a un'organizzazione divulghino informazioni riguardanti comportamenti illegali, immorali o scorretti all'interno dell'organizzazione stessa. Questo atto di segnalazione è motivato dalla volontà di esporre e contrastare pratiche dannose per l'interesse pubblico o per il bene dell'organizzazione stessa. Il framework teorico del whistleblowing può essere suddiviso in diverse dimensioni chiave. Innanzitutto, è importante comprendere il contesto etico e morale in cui si verifica il whistleblowing. Questo comporta la valutazione degli standard morali e dei valori etici che guidano l'individuo nel prendere la decisione di rivelare informazioni riservate. Il conflitto tra l'obbligo di mantenere la fiducia dell'organizzazione e l'etica personale rappresenta un elemento centrale in questa dimensione. In secondo luogo, il contesto legale gioca un ruolo cruciale. Un framework efficace sul whistleblowing deve tenere conto delle leggi e delle normative vigenti, nonché delle protezioni fornite agli informatori. Questo aspetto può influenzare sia il processo di segnalazione che la sicurezza dell'informatore. Un altro elemento chiave è rappresentato dalla cultura organizzativa. La propensione di un'organizzazione a incoraggiare o reprimere il whistleblowing dipende dalla sua cultura interna. La presenza di una cultura aperta e trasparente può incentivare l'individuo a rivelare informazioni senza timore di ritorsioni. La gestione delle informazioni è un'altra dimensione critica. Un sistema efficace di whistleblowing deve garantire la riservatezza delle informazioni divulgate, proteggendo al contempo l'identità dell'informatore. La creazione di canali di comunicazione sicuri e la gestione responsabile delle informazioni rappresentano componenti fondamentali di questo aspetto. Infine, la risposta organizzativa al whistleblowing è fondamentale per determinare l'efficacia del processo. Un'organizzazione deve essere pronta a indagare tempestivamente sulle segnalazioni, adottare misure correttive adeguate e garantire la protezione dell'informatore, se necessario. La trasparenza e l'accountability dell'organizzazione nel trattare le segnalazioni possono influenzare la percezione dell'etica organizzativa.

Whistleblowing: le nuove regole per la segnalazione degli illeciti / Quattrociocchi, Bernardino; Restante, Sabrina. - In: AGIDAE. - ISSN 2784-8485. - Anno XV 1-2(2024), pp. 67-72.

Whistleblowing: le nuove regole per la segnalazione degli illeciti

Bernardino Quattrociocchi
Primo
;
Sabrina Restante
Secondo
2024

Abstract

Nel contesto degli enti ecclesiastici, la problematica legata all'etica ed al comportamento assume sfaccettature specifiche che riflettono la complessità delle strutture ecclesiastiche e dei valori religiosi. L'etica all'interno di questi enti è spesso basata su principi religiosi e morali che possono differire da quelli della società laica. La sfida principale riguarda il mantenimento dell'integrità etica all'interno di tali organizzazioni, considerando la loro responsabilità nei confronti della comunità di fedeli. Il comportamento etico all'interno degli enti ecclesiastici è spesso guidato dai principi religiosi, ma le discrepanze tra i principi enunciati e le azioni effettive possono generare situazioni di conflitto o confusione. La gestione delle segnalazioni di comportamenti scorretti (c.d. whistleblowing) negli enti ecclesiastici richiede, pertanto, un approccio bilanciato che tenga conto delle leggi civili, degli insegnamenti morali e delle dinamiche interne della Chiesa. La trasparenza e la responsabilità nell'affrontare le accuse sono fondamentali, ma anche la protezione dell'informatore dovrebbe essere attentamente considerata, dato che la divulgazione potrebbe comportare tensioni all'interno della comunità religiosa. L’obiettivo di questo articolo è quello di fornire una guida utile all’implementazione di un efficace sistema di gestione delle segnalazioni anche in organizzazioni complesse e particolari come quelle ecclesiastiche. Il 15 marzo scorso, infatti, con l'entrata in vigore del decreto legislativo 24/2023, sono state introdotte nuove disposizioni sul whistleblowing. Questo termine si riferisce alla denuncia di comportamenti illeciti effettuata da un individuo a conoscenza di tali condotte a causa del suo rapporto di lavoro, compiute da collaboratori, professionisti o dipendenti che possono coinvolgere l'ente in questione in responsabilità. Il whistleblowing può essere, dunque, considerato come un processo attraverso il quale individui interni o esterni a un'organizzazione divulghino informazioni riguardanti comportamenti illegali, immorali o scorretti all'interno dell'organizzazione stessa. Questo atto di segnalazione è motivato dalla volontà di esporre e contrastare pratiche dannose per l'interesse pubblico o per il bene dell'organizzazione stessa. Il framework teorico del whistleblowing può essere suddiviso in diverse dimensioni chiave. Innanzitutto, è importante comprendere il contesto etico e morale in cui si verifica il whistleblowing. Questo comporta la valutazione degli standard morali e dei valori etici che guidano l'individuo nel prendere la decisione di rivelare informazioni riservate. Il conflitto tra l'obbligo di mantenere la fiducia dell'organizzazione e l'etica personale rappresenta un elemento centrale in questa dimensione. In secondo luogo, il contesto legale gioca un ruolo cruciale. Un framework efficace sul whistleblowing deve tenere conto delle leggi e delle normative vigenti, nonché delle protezioni fornite agli informatori. Questo aspetto può influenzare sia il processo di segnalazione che la sicurezza dell'informatore. Un altro elemento chiave è rappresentato dalla cultura organizzativa. La propensione di un'organizzazione a incoraggiare o reprimere il whistleblowing dipende dalla sua cultura interna. La presenza di una cultura aperta e trasparente può incentivare l'individuo a rivelare informazioni senza timore di ritorsioni. La gestione delle informazioni è un'altra dimensione critica. Un sistema efficace di whistleblowing deve garantire la riservatezza delle informazioni divulgate, proteggendo al contempo l'identità dell'informatore. La creazione di canali di comunicazione sicuri e la gestione responsabile delle informazioni rappresentano componenti fondamentali di questo aspetto. Infine, la risposta organizzativa al whistleblowing è fondamentale per determinare l'efficacia del processo. Un'organizzazione deve essere pronta a indagare tempestivamente sulle segnalazioni, adottare misure correttive adeguate e garantire la protezione dell'informatore, se necessario. La trasparenza e l'accountability dell'organizzazione nel trattare le segnalazioni possono influenzare la percezione dell'etica organizzativa.
2024
whistleblowing; segnalazioni; protezione segnalante; privacy; condotte illecite
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Whistleblowing: le nuove regole per la segnalazione degli illeciti / Quattrociocchi, Bernardino; Restante, Sabrina. - In: AGIDAE. - ISSN 2784-8485. - Anno XV 1-2(2024), pp. 67-72.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1709801
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