Nel secondo dopoguerra il cinema neorealista di ambientazio- ne rurale partecipa all’ampio movimento di riscoperta del folclore che pervade il mondo intellettuale italiano. Registi come Luchino Visconti e Giuseppe De Santis si avvicinano da una prospettiva quasi gramsciana all’universo popolare, interpretato come subalterno e anti-egemonico, e quindi contrapposto alla so- cietà borghese. I loro film elaborano nuove strategie visive e narrative volte a rac- contare per via diretta, senza filtri, la vita di contadini, pastori e pescatori. Ma in che modo vengono restituite le musiche e i canti delle comunità rappresentate? In quest’articolo si affronta una contraddizione di base che informa le colonne sonore di alcune tra le pellicole più importanti del neorealismo (La terra trema, 1948; Riso amaro, 1949; Non c’è pace tra gli ulivi, 1950): a dispetto di qualsiasi pretesa di ‘oggettività’, esse mescolano canti tradizionali legati alle realtà rappresentate, quasi sempre adoperati a livello diegetico, con pagine sinfoniche che forniscono un commento esterno, estraneo al mondo musicale popolare. Intrecciando ana- lisi audiovisive e spunti provenienti dalle recenti teorie sui media (in particolare il concetto di ‘premediazione’ elaborato da Richard Grusin), si individua nell’in- flusso esercitato dall’opera verista sul cinema neorealista la fonte primaria di tale contraddizione: schemi drammaturgico-musicali ricorrenti nelle opere di Puccini e Mascagni – autori centrali nell’orizzonte culturale delle classi medio-alte italiane di fine anni Quaranta, e quindi anche nella formazione dei registi e del pubblico cinematografico – avrebbero cioè influenzato in profondità le ambigue modalità di inclusione, rimediazione e organizzazione dell’elemento musicale popolare nel- le colonne sonore neorealiste. Il rapporto triangolare fra folclore, melodramma e cinema neorealista induce a ripensare le tensioni che animarono la vita culturale dell’Italia del dopoguerra, e in particolare gli atteggiamenti etnocentrici che ca- ratterizzarono la (ri)scoperta del mondo popolare e delle sue musiche da parte di intellettuali, registi e pubblico.

Verismo Opera and the Premediation of Neorealist Soundtracks / Danieli, Giuliano. - In: IL SAGGIATORE MUSICALE. - ISSN 1123-8615. - 1-2(2022), pp. 155-187.

Verismo Opera and the Premediation of Neorealist Soundtracks

Giuliano Danieli
2022

Abstract

Nel secondo dopoguerra il cinema neorealista di ambientazio- ne rurale partecipa all’ampio movimento di riscoperta del folclore che pervade il mondo intellettuale italiano. Registi come Luchino Visconti e Giuseppe De Santis si avvicinano da una prospettiva quasi gramsciana all’universo popolare, interpretato come subalterno e anti-egemonico, e quindi contrapposto alla so- cietà borghese. I loro film elaborano nuove strategie visive e narrative volte a rac- contare per via diretta, senza filtri, la vita di contadini, pastori e pescatori. Ma in che modo vengono restituite le musiche e i canti delle comunità rappresentate? In quest’articolo si affronta una contraddizione di base che informa le colonne sonore di alcune tra le pellicole più importanti del neorealismo (La terra trema, 1948; Riso amaro, 1949; Non c’è pace tra gli ulivi, 1950): a dispetto di qualsiasi pretesa di ‘oggettività’, esse mescolano canti tradizionali legati alle realtà rappresentate, quasi sempre adoperati a livello diegetico, con pagine sinfoniche che forniscono un commento esterno, estraneo al mondo musicale popolare. Intrecciando ana- lisi audiovisive e spunti provenienti dalle recenti teorie sui media (in particolare il concetto di ‘premediazione’ elaborato da Richard Grusin), si individua nell’in- flusso esercitato dall’opera verista sul cinema neorealista la fonte primaria di tale contraddizione: schemi drammaturgico-musicali ricorrenti nelle opere di Puccini e Mascagni – autori centrali nell’orizzonte culturale delle classi medio-alte italiane di fine anni Quaranta, e quindi anche nella formazione dei registi e del pubblico cinematografico – avrebbero cioè influenzato in profondità le ambigue modalità di inclusione, rimediazione e organizzazione dell’elemento musicale popolare nel- le colonne sonore neorealiste. Il rapporto triangolare fra folclore, melodramma e cinema neorealista induce a ripensare le tensioni che animarono la vita culturale dell’Italia del dopoguerra, e in particolare gli atteggiamenti etnocentrici che ca- ratterizzarono la (ri)scoperta del mondo popolare e delle sue musiche da parte di intellettuali, registi e pubblico.
2022
neorealismo; musica popolare; film music; opera; verismo
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Verismo Opera and the Premediation of Neorealist Soundtracks / Danieli, Giuliano. - In: IL SAGGIATORE MUSICALE. - ISSN 1123-8615. - 1-2(2022), pp. 155-187.
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