Il “villaggio”1 – termine che noi italiani mutuiamo dal latino villaticum indicante un “gruppo di ville” di matrice contadina riunite a formare una piccola società – rappresenta l’archetipo insediativo in cui abita un insieme di individui che collaborano tra loro, associando al modello urbano un modus abitativo e relazionale preciso: edifici di modeste dimensioni, brevi distanze percorribili a piedi, autosufficienza dei servizi primari, dialogo responsabile con le risorse territoriali, forte interazione Villaggio Anna Riciputo Ricercatrice a tempo determinato A, ICAR/14 Sapienza Università di Roma Dipartimento di Architettura e Progetto Ricerca e interdipendenza tra gli individui insediati – in poche parole, quella che, nel sentire comune, viene definita la “misura d’uomo”. In questo senso, se si ignora lo spettro latente dell’isolamento, si capisce come, dal punto di vista etnologico, il modello del villaggio riporti a una dimensione dell’abitare familiare, rassicurante, consolatoria, assecondando un immaginario vernacolare dell’architettura discorde con il linguaggio della modernità. Il saggio affronta il tema del villaggio come archetipo abitativo esaminando tre casi studio.
Villaggio / Riciputo, Anna. - (2023), pp. 1316-1321. (Intervento presentato al convegno Decimo Forum ProArch Società Scientifica nazionale dei docenti di Progettazione Architettonica, SSD ICAR 14, 15 e 16. tenutosi a Genova).
Villaggio
Anna Riciputo
2023
Abstract
Il “villaggio”1 – termine che noi italiani mutuiamo dal latino villaticum indicante un “gruppo di ville” di matrice contadina riunite a formare una piccola società – rappresenta l’archetipo insediativo in cui abita un insieme di individui che collaborano tra loro, associando al modello urbano un modus abitativo e relazionale preciso: edifici di modeste dimensioni, brevi distanze percorribili a piedi, autosufficienza dei servizi primari, dialogo responsabile con le risorse territoriali, forte interazione Villaggio Anna Riciputo Ricercatrice a tempo determinato A, ICAR/14 Sapienza Università di Roma Dipartimento di Architettura e Progetto Ricerca e interdipendenza tra gli individui insediati – in poche parole, quella che, nel sentire comune, viene definita la “misura d’uomo”. In questo senso, se si ignora lo spettro latente dell’isolamento, si capisce come, dal punto di vista etnologico, il modello del villaggio riporti a una dimensione dell’abitare familiare, rassicurante, consolatoria, assecondando un immaginario vernacolare dell’architettura discorde con il linguaggio della modernità. Il saggio affronta il tema del villaggio come archetipo abitativo esaminando tre casi studio.| File | Dimensione | Formato | |
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