The COVID-19 pandemic has highlighted the need to reassess the existing framework for international health governance. In fact, it appeared that the latter would neither fairly safeguard the fundamental rights of the impacted people, nor guarantee that everyone in the world had access to healthcare. In an attempt to reevaluate the global health response to future pandemic catastrophes, the World Health Organization and its member states have thus opened negotiations to draft a new pandemic treaty and amend the International Health Regulations that have been in force since 2005. In particular, the ambitious new Pandemic Treaty aims at unifying the Parties in solidarity "to prevent, prepare for, and respond to pandemics." On closer analysis, the goals that countries are trying to agree on largely follow best practices that came from diverse state experiences during the current outbreak. This implies that two essential components are needed to establish an effective model of international health governance: a comprehensive comparative investigation of national practice throughout time and in various situations, and explicit, legally binding recommendations that may be implemented globally.

La pandemia COVID-19 ha messo in evidenza la necessità di rivedere il modello tradizionale di governance sanitaria internazionale. Quest’ultimo, infatti, è apparso inefficace a garantire la parità di accesso alle cure mediche in tutto il mondo, così come a tutelare equamente i diritti fondamentali delle popolazioni coinvolte. Pertanto, nel tentativo di riadattare la risposta sanitaria globale ai futuri eventi pandemici, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli Stati membri hanno avviato negoziati per sviluppare un nuovo trattato pandemico e modificare i Regolamenti sanitari internazionali in vigore dal 2005. Nello specifico, il nuovo trattato pandemico è un progetto ambizioso cui obiettivo principale è “to prevent, prepare for and respond to pandemics” in modo solidale tra le Parti. Ad un esame più attento, le proposte su cui i Paesi stanno cercando di concordare riflettono in gran parte le migliori pratiche emerse in varie esperienze statali durante la recente epidemia. Ciò suggerisce che per sviluppare un modello efficace di governance sanitaria internazionale sono necessari due elementi fondamentali: una buona analisi comparativa della prassi nazionale verificatasi nel tempo in contesti diversi, e raccomandazioni chiare e vincolanti che possano essere seguite uniformemente a livello globale.

La trasposizione all’interno del progetto del nuovo Trattato pandemico dell’OMS delle best practices statali sviluppate nel tempo della pandemia / Barletta, Mariangela. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - Supplemento al n. 1/2024 - aprile 2024(2024), pp. 43-64.

La trasposizione all’interno del progetto del nuovo Trattato pandemico dell’OMS delle best practices statali sviluppate nel tempo della pandemia

mariangela barletta
2024

Abstract

The COVID-19 pandemic has highlighted the need to reassess the existing framework for international health governance. In fact, it appeared that the latter would neither fairly safeguard the fundamental rights of the impacted people, nor guarantee that everyone in the world had access to healthcare. In an attempt to reevaluate the global health response to future pandemic catastrophes, the World Health Organization and its member states have thus opened negotiations to draft a new pandemic treaty and amend the International Health Regulations that have been in force since 2005. In particular, the ambitious new Pandemic Treaty aims at unifying the Parties in solidarity "to prevent, prepare for, and respond to pandemics." On closer analysis, the goals that countries are trying to agree on largely follow best practices that came from diverse state experiences during the current outbreak. This implies that two essential components are needed to establish an effective model of international health governance: a comprehensive comparative investigation of national practice throughout time and in various situations, and explicit, legally binding recommendations that may be implemented globally.
2024
La pandemia COVID-19 ha messo in evidenza la necessità di rivedere il modello tradizionale di governance sanitaria internazionale. Quest’ultimo, infatti, è apparso inefficace a garantire la parità di accesso alle cure mediche in tutto il mondo, così come a tutelare equamente i diritti fondamentali delle popolazioni coinvolte. Pertanto, nel tentativo di riadattare la risposta sanitaria globale ai futuri eventi pandemici, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli Stati membri hanno avviato negoziati per sviluppare un nuovo trattato pandemico e modificare i Regolamenti sanitari internazionali in vigore dal 2005. Nello specifico, il nuovo trattato pandemico è un progetto ambizioso cui obiettivo principale è “to prevent, prepare for and respond to pandemics” in modo solidale tra le Parti. Ad un esame più attento, le proposte su cui i Paesi stanno cercando di concordare riflettono in gran parte le migliori pratiche emerse in varie esperienze statali durante la recente epidemia. Ciò suggerisce che per sviluppare un modello efficace di governance sanitaria internazionale sono necessari due elementi fondamentali: una buona analisi comparativa della prassi nazionale verificatasi nel tempo in contesti diversi, e raccomandazioni chiare e vincolanti che possano essere seguite uniformemente a livello globale.
COVID-19; nuovo trattato pandemico; best practices statali; governance sanitaria internazionale; diritto alla salute
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La trasposizione all’interno del progetto del nuovo Trattato pandemico dell’OMS delle best practices statali sviluppate nel tempo della pandemia / Barletta, Mariangela. - In: ORDINE INTERNAZIONALE E DIRITTI UMANI. - ISSN 2284-3531. - Supplemento al n. 1/2024 - aprile 2024(2024), pp. 43-64.
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