Controversi, discussi e spesso duramente criticati, Ulrich Plenzdorf (1934–2007) e Vasilij P. Aksenov (1932-2009) si fanno portavoce delle istanze del proprio tempo dipingendo due quadri simili dei giovani tedeschi orientali e sovietici. I due romanzi, pubblicati rispettivamente nel 1972 e nel 1961, ‘illuminano’ lo spazio tra ideale e realtà abitato da molti giovani in quei decenni, in uno stato di spaesamento generato dal distacco tra l’utopia socialista e il disincanto della realtà quotidiana. Sebbene siano apparsi studi che pongono sotto i riflettori analogie tra le due narrative ‘in jeans’, tra i quali merita menzione il lavoro di Jürgen Lehmann sulla ricezione della letteratura russa in Germania , non ci sono contributi che esaminano in modo approfondito ed esclusivo le opere di cui si tratterà nei paragrafi seguenti e dalla cui analisi è possibile delineare in contorni del fenomeno della dissidenza giovanile sovietica. Nel presente contributo illuminerò i punti di contatto tra le due letterature negli anni Sessanta del Novecento, introdurrò gli autori nel contesto storico-politico e, dopo aver proposto delle linee guida per un approccio interdisciplinare, osserverò i punti di contatto con quell’estetica “eretica” di cui Walter Koschmal getta le basi sistematiche negli anni Novanta. Obiettivo del presente contributo è mostrare duplice: mostrando come i destini dei giovani degli anni Sessanta appaiono appartenenti a un medesimo campo, anche in assenza di interazioni tra autori, si dimostrerà come i giovani outsider siano da considerare un’evoluzione del prototipo dell’eretico per la loro giovane età e il rifiuto di addomesticamento.
Percorsi eretici e strade (dis)simili in Ulrich Plenzdorf e Vasilij Aksenov / Canestrella, Sabrina. - (2024), pp. 281-299. (Intervento presentato al convegno Crisi, giovinezza e critica all'adultità / Krisen, Jugend und die Kritik am Erwachsensein tenutosi a Villa Vigoni).
Percorsi eretici e strade (dis)simili in Ulrich Plenzdorf e Vasilij Aksenov
Sabrina CanestrellaPrimo
Writing – Review & Editing
2024
Abstract
Controversi, discussi e spesso duramente criticati, Ulrich Plenzdorf (1934–2007) e Vasilij P. Aksenov (1932-2009) si fanno portavoce delle istanze del proprio tempo dipingendo due quadri simili dei giovani tedeschi orientali e sovietici. I due romanzi, pubblicati rispettivamente nel 1972 e nel 1961, ‘illuminano’ lo spazio tra ideale e realtà abitato da molti giovani in quei decenni, in uno stato di spaesamento generato dal distacco tra l’utopia socialista e il disincanto della realtà quotidiana. Sebbene siano apparsi studi che pongono sotto i riflettori analogie tra le due narrative ‘in jeans’, tra i quali merita menzione il lavoro di Jürgen Lehmann sulla ricezione della letteratura russa in Germania , non ci sono contributi che esaminano in modo approfondito ed esclusivo le opere di cui si tratterà nei paragrafi seguenti e dalla cui analisi è possibile delineare in contorni del fenomeno della dissidenza giovanile sovietica. Nel presente contributo illuminerò i punti di contatto tra le due letterature negli anni Sessanta del Novecento, introdurrò gli autori nel contesto storico-politico e, dopo aver proposto delle linee guida per un approccio interdisciplinare, osserverò i punti di contatto con quell’estetica “eretica” di cui Walter Koschmal getta le basi sistematiche negli anni Novanta. Obiettivo del presente contributo è mostrare duplice: mostrando come i destini dei giovani degli anni Sessanta appaiono appartenenti a un medesimo campo, anche in assenza di interazioni tra autori, si dimostrerà come i giovani outsider siano da considerare un’evoluzione del prototipo dell’eretico per la loro giovane età e il rifiuto di addomesticamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.