L’articolo esamina i contenuti caratterizzanti e comuni degli atti normativi attuativi del Green deal europeo ed evidenzia le tipologie di strumenti giuridici, autoritativi e non, usati per condurre la lotta al cambiamento climatico che diviene il fine principale delle politiche pubbliche nell’Unione europea. Si approfondiscono le conseguenze che queste politiche stanno causando sul rapporto tra poteri pubblici e mercati e si constata che i poteri pubblici acquisiscono un ruolo guida dell’intera società e ne stanno avviando una trasformazione radicale. In tal modo però il ruolo dei pubblici poteri si spinge ben oltre quello stabilito sin dall’origine nei Trattati europei, che li relegava alla funzione di meri garanti del corretto funzionamento dei mercati concorrenziali. Si evidenza, inoltre, il progressivo affermarsi di un principio giuridico, in base al quale la libertà può e deve essere limitata ogni volta che il suo esercizio produce gas climalteranti. Al fine di saggiare la questione della giustizia nella transizione ecologica, si discutono i nessi tra acquisizioni scientifiche e scelte di merito nelle politiche di decarbonizzazione; il problema del consenso democratico in relazione a scelte di così rilevante impatto sulla società e la questione del finanziamento pubblico del GDE anche al fine di per compensare gli oneri che le stesse politiche impongono su intere filiere produttive. Si evidenzia come una così rilevante riforma della società appaia oggi in pericolo per la mancanza di sufficienti risorse pubbliche
Implicazioni istituzionali ed economiche delle regolazioni e dei programmi del green deal europeo / Lalli, Angelo. - In: AMBIENTEDIRITTO.IT. - ISSN 1974-9562. - 24:2(2024), pp. 1-23.
Implicazioni istituzionali ed economiche delle regolazioni e dei programmi del green deal europeo
angelo lalli
Writing – Review & Editing
2024
Abstract
L’articolo esamina i contenuti caratterizzanti e comuni degli atti normativi attuativi del Green deal europeo ed evidenzia le tipologie di strumenti giuridici, autoritativi e non, usati per condurre la lotta al cambiamento climatico che diviene il fine principale delle politiche pubbliche nell’Unione europea. Si approfondiscono le conseguenze che queste politiche stanno causando sul rapporto tra poteri pubblici e mercati e si constata che i poteri pubblici acquisiscono un ruolo guida dell’intera società e ne stanno avviando una trasformazione radicale. In tal modo però il ruolo dei pubblici poteri si spinge ben oltre quello stabilito sin dall’origine nei Trattati europei, che li relegava alla funzione di meri garanti del corretto funzionamento dei mercati concorrenziali. Si evidenza, inoltre, il progressivo affermarsi di un principio giuridico, in base al quale la libertà può e deve essere limitata ogni volta che il suo esercizio produce gas climalteranti. Al fine di saggiare la questione della giustizia nella transizione ecologica, si discutono i nessi tra acquisizioni scientifiche e scelte di merito nelle politiche di decarbonizzazione; il problema del consenso democratico in relazione a scelte di così rilevante impatto sulla società e la questione del finanziamento pubblico del GDE anche al fine di per compensare gli oneri che le stesse politiche impongono su intere filiere produttive. Si evidenzia come una così rilevante riforma della società appaia oggi in pericolo per la mancanza di sufficienti risorse pubblicheFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Lalli_Implicazioni_2024.pdf
accesso aperto
Note: "articolo principaale", "abstract", "sommario"
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
423.25 kB
Formato
Adobe PDF
|
423.25 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.