Primavera del 1994: i lavori di restauro della chiesa veneziana di San Giovanni Elemosinario portano alla scoperta di una tomba affrescata nei pressi dell'ingresso principale: un vano sotterraneo di due metri x uno e profondo un metro e mezzo circa. Un ambiente ipogeo ingombro da un'ottantina di scheletri appartenenti a uomini e donne, segno di un riutilizzo ininterrotto della tomba fino alla caduta della Serenissima. La caratteristica più importante è però data dalla presenza di affreschi lungo tutte le pareti della tomba: una Madonna con il Bambino; una Crocifissione tra San Francesco e il probabile committente; figure di frati oranti tra cui un Sant'Antonio con il giglio in mano. Ipotizzando una probabile funzione di "protezione" rappresentata dagli affreschi, la si è posta in relazione con un'altra tomba affrescata (fortemente degradata) presente nella chiesa veneziana di San Salvador. Sempre nella Chiesa di San Giovanni Elemosinario, nel corso della stessa campagna di restauri, è emersa un'altra tomba, al di sotto della pavimentazione, che presenta, al posto degli affreschi, dei graffiti "di protezione" di evidente sapore magico-devozionale. Infine, conclude il breve articolo, un riferimento alle tombe affrescate presenti sotto la pavimentazione della padovana Chiesa di Santa Caterina e della Chiesa di San Giacomo Apostolo a Castelfranco Veneto (TV).

Tombe dipinte e graffite a Venezia. I casi di San Giovanni Elemosinario e di San Salvador / Rampazzo, Daniele. - In: LA PAGINA DI CAMPALTO. - 229:(2024), pp. 10-12.

Tombe dipinte e graffite a Venezia. I casi di San Giovanni Elemosinario e di San Salvador

Daniele Rampazzo
2024

Abstract

Primavera del 1994: i lavori di restauro della chiesa veneziana di San Giovanni Elemosinario portano alla scoperta di una tomba affrescata nei pressi dell'ingresso principale: un vano sotterraneo di due metri x uno e profondo un metro e mezzo circa. Un ambiente ipogeo ingombro da un'ottantina di scheletri appartenenti a uomini e donne, segno di un riutilizzo ininterrotto della tomba fino alla caduta della Serenissima. La caratteristica più importante è però data dalla presenza di affreschi lungo tutte le pareti della tomba: una Madonna con il Bambino; una Crocifissione tra San Francesco e il probabile committente; figure di frati oranti tra cui un Sant'Antonio con il giglio in mano. Ipotizzando una probabile funzione di "protezione" rappresentata dagli affreschi, la si è posta in relazione con un'altra tomba affrescata (fortemente degradata) presente nella chiesa veneziana di San Salvador. Sempre nella Chiesa di San Giovanni Elemosinario, nel corso della stessa campagna di restauri, è emersa un'altra tomba, al di sotto della pavimentazione, che presenta, al posto degli affreschi, dei graffiti "di protezione" di evidente sapore magico-devozionale. Infine, conclude il breve articolo, un riferimento alle tombe affrescate presenti sotto la pavimentazione della padovana Chiesa di Santa Caterina e della Chiesa di San Giacomo Apostolo a Castelfranco Veneto (TV).
2024
Archaeology; Venetian art and architectural history; Venetian History; Frescoed tombs; Magical-devotional graffiti
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Tombe dipinte e graffite a Venezia. I casi di San Giovanni Elemosinario e di San Salvador / Rampazzo, Daniele. - In: LA PAGINA DI CAMPALTO. - 229:(2024), pp. 10-12.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1708857
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