Nell’ambito delle ricerche svolte per la tesi di dottorato dal titolo: “I suburbia di Ostia antica. Nuove ricerche sull’evoluzione urbanistica della città dalla tarda età repubblicana alla tarda antichità” è stato possibile giungere a nuove considerazioni su uno degli edifici più noti, e al tempo stesso più controversi, della tarda antichità ostiense: il cd. Edificio con opus sectile fuori porta Marina. L’edificio con opus sectile fuori porta Marina, ben noto per la sontuosa decorazione marmorea di un’aula di rappresentanza, rinvenuta in crollo e oggi ricostruita nel Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma, fu costruito alla fine del IV sec. d.C. inglobando e riutilizzando strutture precedenti. L’analisi diacronica delle murature, unita alla precisa collocazione dell’edificio nel tessuto urbanistico del suburbio, hanno permesso di chiarire meglio alcuni aspetti della cronologia e dell’estensione planimetria originaria dell’imponente struttura, permettendo anche di formulare nuove interpretazioni circa il rapporto della stessa con il mare. Infine, con il riesame della documentazione edita ed inedita è stato possibile, tramite un GIS, ricollocare alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi nel luogo di rinvenimento originario.
Nuove osservazioni sull’Edificio con opus sectile fuori Porta Marina / DE TOGNI, Stefano. - 2:(2022), pp. 155-172. ( Ricerche Archeologiche alla Foce del Tevere Rome-Ostia; Italy ).
Nuove osservazioni sull’Edificio con opus sectile fuori Porta Marina
Stefano De Togni
2022
Abstract
Nell’ambito delle ricerche svolte per la tesi di dottorato dal titolo: “I suburbia di Ostia antica. Nuove ricerche sull’evoluzione urbanistica della città dalla tarda età repubblicana alla tarda antichità” è stato possibile giungere a nuove considerazioni su uno degli edifici più noti, e al tempo stesso più controversi, della tarda antichità ostiense: il cd. Edificio con opus sectile fuori porta Marina. L’edificio con opus sectile fuori porta Marina, ben noto per la sontuosa decorazione marmorea di un’aula di rappresentanza, rinvenuta in crollo e oggi ricostruita nel Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma, fu costruito alla fine del IV sec. d.C. inglobando e riutilizzando strutture precedenti. L’analisi diacronica delle murature, unita alla precisa collocazione dell’edificio nel tessuto urbanistico del suburbio, hanno permesso di chiarire meglio alcuni aspetti della cronologia e dell’estensione planimetria originaria dell’imponente struttura, permettendo anche di formulare nuove interpretazioni circa il rapporto della stessa con il mare. Infine, con il riesame della documentazione edita ed inedita è stato possibile, tramite un GIS, ricollocare alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi nel luogo di rinvenimento originario.| File | Dimensione | Formato | |
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