È un luogo comune consolidato che la storiografia e gli studi storici abbiano affrontato con ritardo il tema del terrorismo, delle stragi e della violenza politica nell’Italia degli anni Settanta e Ottanta. In realtà da lungo tempo esiste un articolato dibattito scientifico che ha coinvolto diverse discipline delle scienze umane e sociali. Tuttavia, a fronte della mole di ricerche, si riscontrano ancora oggi non poche difficoltà nell’insegnamento: sia nelle università che nelle scuole medie superiori. Diversi fattori hanno contribuito a delineare questo ritardo. Innanzitutto, le diverse lacune di ricostruzione che riguardano non pochi passaggi di quella drammatica pagina della storia repubblicana. In secondo luogo, la difficoltà a legare i temi del terrorismo e della violenza politica alle grandi fratture politiche, culturali e sociali che hanno scandito la storia del ‘900. A questo si aggiungano la proliferazione di teorie del complotto, la cui portata è aumentata di pari passo all’implementazione delle tecnologie digitali, e la prevalenza, nel dibattito pubblico, di una letteratura grigia le cui chiavi interpretative e le cui ipotesi di ricostruzione sono schiacciate su una prospettiva prevalentemente giudiziaria. In realtà è oggi possibile fruire non solo di una storiografia matura che offre diversi possibili percorsi d’approfondimento, ma esiste anche l’opportunità di utilizzare diversi strumenti di facile accesso: dagli archivi on-line a tutta una serie di materiali digitali utilizzabili per costruire dei percorsi d’insegnamento. Si tratta di una mole enorme di documentazione oggi liberamente consultabile, per la cui realizzazione è stato fondamentale il contributo delle associazioni dei famigliari delle vittime del terrorismo e delle stragi.
TERRORISMI, STRAGI E VIOLENZA POLITICA NELL’ITALIA DEGLI ANNI SETTANTA E OTTANTA / Panvini, Guido. - In: NOVECENTO.ORG. - ISSN 2283-6837. - 14(2020). [10.12977/nov353]
TERRORISMI, STRAGI E VIOLENZA POLITICA NELL’ITALIA DEGLI ANNI SETTANTA E OTTANTA
Guido Panvini
2020
Abstract
È un luogo comune consolidato che la storiografia e gli studi storici abbiano affrontato con ritardo il tema del terrorismo, delle stragi e della violenza politica nell’Italia degli anni Settanta e Ottanta. In realtà da lungo tempo esiste un articolato dibattito scientifico che ha coinvolto diverse discipline delle scienze umane e sociali. Tuttavia, a fronte della mole di ricerche, si riscontrano ancora oggi non poche difficoltà nell’insegnamento: sia nelle università che nelle scuole medie superiori. Diversi fattori hanno contribuito a delineare questo ritardo. Innanzitutto, le diverse lacune di ricostruzione che riguardano non pochi passaggi di quella drammatica pagina della storia repubblicana. In secondo luogo, la difficoltà a legare i temi del terrorismo e della violenza politica alle grandi fratture politiche, culturali e sociali che hanno scandito la storia del ‘900. A questo si aggiungano la proliferazione di teorie del complotto, la cui portata è aumentata di pari passo all’implementazione delle tecnologie digitali, e la prevalenza, nel dibattito pubblico, di una letteratura grigia le cui chiavi interpretative e le cui ipotesi di ricostruzione sono schiacciate su una prospettiva prevalentemente giudiziaria. In realtà è oggi possibile fruire non solo di una storiografia matura che offre diversi possibili percorsi d’approfondimento, ma esiste anche l’opportunità di utilizzare diversi strumenti di facile accesso: dagli archivi on-line a tutta una serie di materiali digitali utilizzabili per costruire dei percorsi d’insegnamento. Si tratta di una mole enorme di documentazione oggi liberamente consultabile, per la cui realizzazione è stato fondamentale il contributo delle associazioni dei famigliari delle vittime del terrorismo e delle stragi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.