Cesare Brandi e Gianfranco Contini. Un’intesa (critica) fra estetica e filologia con esiti sul restauro

In the context of a post-Crocian philosophical exploration, which unites in the dynamic consideration of the artistic process, Cesare Brandi, with the formulation of the 'phenomenology of artistic creation', and Gianfranco Contini, with the 'critique of variants', the 'critical-philosopher' and the 'critical-philologist' seem to conform precisely in the path of 'auscultation' of the text (figurative and literary); a careful and scrupulous operation from which the presentation, or critical edition of the same text, derives: ecdotics or, in the case of figurative art, restoration work proper, with the obvious differences in execution, determined by direct contact with the textual materiality, but initiated by the same assumptions. The recognition of this common path by Brandi and Contini makes it possible to place the current relationship between the interpretation and the 'presentation' of the text, understood today in the broadest sense of the term, in the light of the most current cultural positions and to verify the results on restoration.

Nell’ambito di un’esplorazione filosofica postcrociana, che accomuna nella considerazione dinamica del processo artistico, Cesare Brandi, con la formulazione della ‘fenomenologia della creazione artistica’, e Gianfranco Contini, con la ‘critica delle varianti’, il ‘critico-filosofo’ e il ‘critico-filologo’ paiono conformarsi proprio nel percorso di ‘auscultazione’ del testo (figurativo e letterario); operazione attenta e scrupolosa dalla quale deriva la presentazione, ovvero l’edizione critica dello stesso: ecdotica o, nel caso si tratti di arte figurativa, intervento di restauro propriamente detto, con le ovvie diversità esecutive, determinate dal contatto diretto con la materialità testuale, ma avviate dai medesimi assunti. Il riconoscimento di tale percorso comune di Brandi e Contini permette di collocare in un’ottica più vasta il rapporto corrente fra l’interpretazione e la ‘presentazione’ del testo, inteso oggi nel senso più ampio del termine, alla luce delle più attuali posizioni culturali e di verificarne gli esiti sul restauro.