Frammenti vichiani nell’idea di restauro di Niccolò Tommaseo

A progressive opening towards the possibility that the restoration intervention on a specific pre-existence can consider it can appreciate the irregularities and transformations that have occurred over time, compared to an ideal reference model, is already recorded in the Italian context around the middle of the nineteenth century. An interpretation in this sense is in the definition reported in one of the most important works published immediately after the unification of Italy, the Dizionario della lingua italiana by Niccolò Tommaseo. Attention to the historical process - with the consequent conservation of the works of the past - develops in Italy thanks to the new way of considering documentary sources (material and otherwise); these are no longer perceived in isolation but as part of a system that allows us to grasp their genesis, developments and connections, through the critical historical process inaugurated by G. B. Vico. Tommaseo acknowledges this mutation of the term 'restoration' which seems to develop independently of the Anglo-Saxon contributions. The proximity of Tommaseo to Cesare Cantù, the figure who perhaps first of all collected and spread the nascent thought, actively participating in the debate, is also documented by his contacts with the protagonists of the architectural restoration of that era, including Boito.

Una progressiva apertura verso la possibilità che l’intervento di restauro su una determinata preesistenza ne possa considerare (e mantenere) le irregolarità e le trasformazioni avvenute nel tempo, rispetto ad un modello ideale di riferimento, si registra in ambito italiano già intorno alla metà del XIX secolo. Lascia intuire interpretazioni in tal senso l’articolata definizione riportata in una delle più importanti opere lessicografiche uscite subito dopo l’Unità d’Italia, il Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo. L’attenzione verso il processo storico - con la conseguente conservazione delle opere del passato - si sviluppa in Italia grazie al nuovo modo di considerare le fonti documentarie (materiali e immateriali); queste non sono più percepite isolatamente ma facenti parte di un sistema che ne permette di cogliere la genesi, gli sviluppi e le connessioni, attraverso quel processo critico di scrivere la storia inaugurato da G.B. Vico. Tommaseo ‘registra’ questa mutazione del termine ‘restauro’, che sembra svilupparsi, almeno in fase iniziale, in maniera del tutto indipendente dagli apporti anglosassoni. D’altra parte la vicinanza di Tommaseo a Cesare Cantù, la figura che forse più precocemente ha raccolto e diffuso quanto stava maturando, partecipando attivamente al dibattito, è ampiamente documentata, come anche i contatti di questo con i protagonisti del restauro architettonico, tra i quali Boito.