Starting from an analysis of the intervention of the Roman Inquisition in four cases related to the administration of the Jewish group in several ancient Italian states (Parma and Piacenza, 1693; Modena and Reggio, 1632; Pesaro, around the mid-seventeenth century; Duchy of Savoy, 1591), this article traces the emergence of the ghetto as a specific model of urban segregation. This essay focuses on ghettoization in the context of the profound political, religious and social upheavals of the early modern period on the peninsula. After tracing the processes of institutionalization of ghettos in various contexts and examining the political elaborations of Catholic princes on the subject, it reflects on several aspects: the functioning of the government, the visibility of the Jews, and the controversial treatment of the group under competing powers. From this point of view, the ghetto can be understood as an ecosystem composed of spheres capable of interweaving and delimiting internal/external, internal/internal, external/external relations in mutual overlap and connection. And it was precisely this uninterrupted web of connections that was able to give meaning to each of them.

A partire dall’analisi dell’intervento dell’Inquisizione romana in quattro vicende legate al controllo e al governo del gruppo ebraico in diversi antichi stati italiani (Parma e Piacenza, 1693; Modena e Reggio, 1632; Pesaro, circa metà Seicento; Ducato di Savoia, 1591), questo articolo ripercorrere la genesi e l’affermazione del ghetto come modello specifico di segregazione urbana. Il saggio inserisce il processo di ghettizzazione – che tu tipico degli Stati dell’Italia centro settentrionale - collocandone le vicende iniziali e poi la storia successiva nel quadro delle profonde trasformazioni politiche, religiose e sociali dell’età moderna. Dopo aver ripercorso i processi di istituzionalizzazione dei ghetti in contesti differenti e tenendo conto dell’elaborazione politica dei principi cattolici sulla materia, la riflessione si sofferma sul funzionamento dei serragli, sulla visibilità degli ebrei e sulla gestione contesa del gruppo e con il gruppo tra poteri in competizione. Da questo punto di vista, il ghetto può essere letto come un ecosistema costruito attraverso campi capaci di intrecciare e delimitare relazioni interno/esterno, interno/interno, esterno/esterno in sovrapposizione e connessione reciproca e che, proprio attraverso quella tessitura ininterrotta di legami, riuscirono a dare significato a ciascuna di esse.

Un ecosistema relazionale. I ghetti nell'Italia di età moderna / DI NEPI, Serena. - In: RIVISTA STORICA ITALIANA. - ISSN 0035-7073. - 1-2024(2024), pp. 227-258.

Un ecosistema relazionale. I ghetti nell'Italia di età moderna

Serena Di Nepi
2024

Abstract

Starting from an analysis of the intervention of the Roman Inquisition in four cases related to the administration of the Jewish group in several ancient Italian states (Parma and Piacenza, 1693; Modena and Reggio, 1632; Pesaro, around the mid-seventeenth century; Duchy of Savoy, 1591), this article traces the emergence of the ghetto as a specific model of urban segregation. This essay focuses on ghettoization in the context of the profound political, religious and social upheavals of the early modern period on the peninsula. After tracing the processes of institutionalization of ghettos in various contexts and examining the political elaborations of Catholic princes on the subject, it reflects on several aspects: the functioning of the government, the visibility of the Jews, and the controversial treatment of the group under competing powers. From this point of view, the ghetto can be understood as an ecosystem composed of spheres capable of interweaving and delimiting internal/external, internal/internal, external/external relations in mutual overlap and connection. And it was precisely this uninterrupted web of connections that was able to give meaning to each of them.
2024
A partire dall’analisi dell’intervento dell’Inquisizione romana in quattro vicende legate al controllo e al governo del gruppo ebraico in diversi antichi stati italiani (Parma e Piacenza, 1693; Modena e Reggio, 1632; Pesaro, circa metà Seicento; Ducato di Savoia, 1591), questo articolo ripercorrere la genesi e l’affermazione del ghetto come modello specifico di segregazione urbana. Il saggio inserisce il processo di ghettizzazione – che tu tipico degli Stati dell’Italia centro settentrionale - collocandone le vicende iniziali e poi la storia successiva nel quadro delle profonde trasformazioni politiche, religiose e sociali dell’età moderna. Dopo aver ripercorso i processi di istituzionalizzazione dei ghetti in contesti differenti e tenendo conto dell’elaborazione politica dei principi cattolici sulla materia, la riflessione si sofferma sul funzionamento dei serragli, sulla visibilità degli ebrei e sulla gestione contesa del gruppo e con il gruppo tra poteri in competizione. Da questo punto di vista, il ghetto può essere letto come un ecosistema costruito attraverso campi capaci di intrecciare e delimitare relazioni interno/esterno, interno/interno, esterno/esterno in sovrapposizione e connessione reciproca e che, proprio attraverso quella tessitura ininterrotta di legami, riuscirono a dare significato a ciascuna di esse.
Italy; ghettos; Jews; politics; Roman Inquisition
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Un ecosistema relazionale. I ghetti nell'Italia di età moderna / DI NEPI, Serena. - In: RIVISTA STORICA ITALIANA. - ISSN 0035-7073. - 1-2024(2024), pp. 227-258.
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