A partire dal 2021, il progetto internazionale nell’Azerbaijan occidentale ha concentrato i propri sforzi nell’investigare l’occupazione, tra il Bronzo Tardo e l’Età del Ferro, del sito di Tava Tepe, localizzato lungo la vallata di un affluente del fiume Kura, nella moderna provincia di Aǧstafa. Durante le prime due missioni condotte dal CAMNES, dall’Università di Catania e dall’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Azerbaijan è emersa una fase – la più tarda dell’insediamento – caratterizzata dalla presenza di strutture capannicole e da aree di lavorazione della ceramica e di granaglie e databile all’Età del Ferro (1000-750 a.C.). Obiettivo di questo articolo è di presentare un’analisi preliminare del repertorio ceramico di Tava Tepe e di definire una correlazione con repertori ceramici provenienti da altri insediamenti azerbaijani e georgiani, messi in luce lungo la vallata del fiume Kura, ascrivibili anch’essi alla cultura di Khojaly-Gedebey, diffusa nella parte centro settentrionale del Caucaso Meridionale. All’interno di questa prospettiva, sarà fondamentale una riflessione sulla crescente espansione del Regno di Urartu che, nell’VIII secolo a.C., controllava ormai un’area estesa dal lago di Van (in Turchia), all’Iran nordoccidentale e fino alle montagne del Caucaso. L’avanzare di un’entità statale prima d’ora sconosciuta nel Caucaso Meridionale è certamente da tenere in considerazione per gli influssi e le possibili connessioni che essa poté esercitare sulle comunità insediate lungo il Kura.
Una prospettiva preliminare sulla ceramica dell'Età del Ferro dagli scavi della missione archeologica italo-azerbaijana a Tava Tepe (Agstafa, Azerbaijan) / Mammana, Rachele C.; Jalilov, Bakhtiyar; Laneri, Nicola. - In: CRONACHE DI ARCHEOLOGIA. - ISSN 2612-0941. - 41(2023), pp. 5-34. [10.48235/1040]
Una prospettiva preliminare sulla ceramica dell'Età del Ferro dagli scavi della missione archeologica italo-azerbaijana a Tava Tepe (Agstafa, Azerbaijan)
Rachele C. Mammana;Nicola Laneri
2023
Abstract
A partire dal 2021, il progetto internazionale nell’Azerbaijan occidentale ha concentrato i propri sforzi nell’investigare l’occupazione, tra il Bronzo Tardo e l’Età del Ferro, del sito di Tava Tepe, localizzato lungo la vallata di un affluente del fiume Kura, nella moderna provincia di Aǧstafa. Durante le prime due missioni condotte dal CAMNES, dall’Università di Catania e dall’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Azerbaijan è emersa una fase – la più tarda dell’insediamento – caratterizzata dalla presenza di strutture capannicole e da aree di lavorazione della ceramica e di granaglie e databile all’Età del Ferro (1000-750 a.C.). Obiettivo di questo articolo è di presentare un’analisi preliminare del repertorio ceramico di Tava Tepe e di definire una correlazione con repertori ceramici provenienti da altri insediamenti azerbaijani e georgiani, messi in luce lungo la vallata del fiume Kura, ascrivibili anch’essi alla cultura di Khojaly-Gedebey, diffusa nella parte centro settentrionale del Caucaso Meridionale. All’interno di questa prospettiva, sarà fondamentale una riflessione sulla crescente espansione del Regno di Urartu che, nell’VIII secolo a.C., controllava ormai un’area estesa dal lago di Van (in Turchia), all’Iran nordoccidentale e fino alle montagne del Caucaso. L’avanzare di un’entità statale prima d’ora sconosciuta nel Caucaso Meridionale è certamente da tenere in considerazione per gli influssi e le possibili connessioni che essa poté esercitare sulle comunità insediate lungo il Kura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.