Ma cosa ha detto “un'ormai copiosa giurisprudenza costituzionale”. ancora sul contrasto di leggi nazionali con la carta dei diritti fondamentali dell'unione europea

Il commento alla sent. n. 149/2022 si limita all’affermazione che, “secondo una consolidata giurisprudenza”, pretese violazioni legislative di diritti fondamentali costituzionalmente garantiti dovrebbero essere sottoposte dai giudici alla Corte anche quando le leggi in questione confliggano col diritto dell’Unione direttamente applicabile. La giurisprudenza formatasi sul punto a partire dalla sentenza n. 369/2017 è in realtà tutt’altro che univoca. Anche di recente (sent. n. 67/2022), la Corte ha chiaramente differenziato la violazione del diritto dell’Unione direttamente applicabile, che nella misura in cui coinvolge il principio del primato del diritto dell’Unione, dovrebbe indurre il giudice a non applicare la legislazione nazionale con esso confliggente.