Il contributo propone un’indagine sul percorso pittorico di Achille Perilli (Roma, 1924 – Orvieto, 2021) prendendo in considerazione la produzione segnica e pressoché monocroma realizzata entro il breve lasso di tempo compreso tra il 1958 e il 1959. Lo scopo è inquadrare queste opere nel contesto culturale coevo nazionale e internazionale, rilevandone le peculiarità stilistiche, tematiche e compositive al fine di profilare un’analisi puntuale sul piano storico-critico di una produzione non ancora oggetto di uno studio sistematico. Nel tentativo di accostarsi con un punto di vista più articolato al significato di questi dipinti, il contributo prende avvio dall’analisi della prima occasione espositiva di queste opere offerta dalla mostra Giovani artisti italiani e stranieri ospitata nel padiglione italiano della XXIX Biennale di Venezia del 1958. Tornare a riflettere su questa produzione attraverso, in prima battuta, la lente della Biennale offre infatti l’occasione per portare all’attenzione alcuni degli aspetti linguistici della ricerca perilliana sul finire degli anni Cinquanta con uno sguardo che permette di analizzarli in stretta connessione al contesto storico-artistico in cui queste opere si collocano: il dibattito tra astrazione e figurazione e la nascita di un linguaggio come positivo superamento dell’informel.
Segno e materia per una "Nuova Figurazione". Un'analisi sulla pittura di Achille Perilli tra il 1958 e il 1959 / Leone, ALICE ISABELLA. - In: BOLLETTINO-MONUMENTI, MUSEI E GALLERIE PONTIFICIE. - ISSN 1018-4317. - 40(2023), pp. 173-197.
Segno e materia per una "Nuova Figurazione". Un'analisi sulla pittura di Achille Perilli tra il 1958 e il 1959
Alice Isabella Leone
2023
Abstract
Il contributo propone un’indagine sul percorso pittorico di Achille Perilli (Roma, 1924 – Orvieto, 2021) prendendo in considerazione la produzione segnica e pressoché monocroma realizzata entro il breve lasso di tempo compreso tra il 1958 e il 1959. Lo scopo è inquadrare queste opere nel contesto culturale coevo nazionale e internazionale, rilevandone le peculiarità stilistiche, tematiche e compositive al fine di profilare un’analisi puntuale sul piano storico-critico di una produzione non ancora oggetto di uno studio sistematico. Nel tentativo di accostarsi con un punto di vista più articolato al significato di questi dipinti, il contributo prende avvio dall’analisi della prima occasione espositiva di queste opere offerta dalla mostra Giovani artisti italiani e stranieri ospitata nel padiglione italiano della XXIX Biennale di Venezia del 1958. Tornare a riflettere su questa produzione attraverso, in prima battuta, la lente della Biennale offre infatti l’occasione per portare all’attenzione alcuni degli aspetti linguistici della ricerca perilliana sul finire degli anni Cinquanta con uno sguardo che permette di analizzarli in stretta connessione al contesto storico-artistico in cui queste opere si collocano: il dibattito tra astrazione e figurazione e la nascita di un linguaggio come positivo superamento dell’informel.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.