Sin dai suoi albori, la letteratura geografico economica ha sostenuto l’idea secondo la quale gli IDE fungono da ponte, principale mezzo per trasferire conoscenze tecno-scientifiche da un luogo a un altro. Nell’ultimo decennio, studi politologici, economici e giuridici hanno invece enfatizzato quanto gli IDE possano essere realizzati allo scopo di drenare competenze anche per finalità eminentemente strategiche. Tuttavia, in ambito geopolitico, nessuno ha ancora formulato tentativi volti a concettualizzare i nessi causali diretti e indiretti tra investimenti transnazionali, innovatività locale e sicurezza nazionale. L’articolo si propone di colmare questa lacuna offrendo una rilettura dell’evoluzione storica del dibattito accademico internazionale sugli IDE tramite una lente geotecnologica, con l’obiettivo di mettere in evidenza la capacità di questo strumento nel riplasmare il portafoglio di competenze delle regioni industriali che fungono da centri nevralgici all’interno delle geoeconomie nazionali, innescando e alimentando nuove forme di conflittualità per il controllo politico di spazi economici e conoscenze tecno-scientifiche localizzate.
Investimenti diretti esteri, innovazione locale e sicurezza nazionale: una sintesi geotecnologica / Radici, A. M. - In: SEMESTRALE DI STUDI E RICERCHE DI GEOGRAFIA. - ISSN 1125-5218. - (2023), pp. 147-162. [10.13133/2784-9643/18472]
Investimenti diretti esteri, innovazione locale e sicurezza nazionale: una sintesi geotecnologica
Radici, A. M
2023
Abstract
Sin dai suoi albori, la letteratura geografico economica ha sostenuto l’idea secondo la quale gli IDE fungono da ponte, principale mezzo per trasferire conoscenze tecno-scientifiche da un luogo a un altro. Nell’ultimo decennio, studi politologici, economici e giuridici hanno invece enfatizzato quanto gli IDE possano essere realizzati allo scopo di drenare competenze anche per finalità eminentemente strategiche. Tuttavia, in ambito geopolitico, nessuno ha ancora formulato tentativi volti a concettualizzare i nessi causali diretti e indiretti tra investimenti transnazionali, innovatività locale e sicurezza nazionale. L’articolo si propone di colmare questa lacuna offrendo una rilettura dell’evoluzione storica del dibattito accademico internazionale sugli IDE tramite una lente geotecnologica, con l’obiettivo di mettere in evidenza la capacità di questo strumento nel riplasmare il portafoglio di competenze delle regioni industriali che fungono da centri nevralgici all’interno delle geoeconomie nazionali, innescando e alimentando nuove forme di conflittualità per il controllo politico di spazi economici e conoscenze tecno-scientifiche localizzate.File | Dimensione | Formato | |
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