TRACCE DI RESILIENZA IN TEMPO DI PANDEMIA LUNGO ITINERARI STORICI IN LUNIGIANA E TUSCIA

Background. This work is the continuation of a study on the quality of life and psychological well-being in territories with rural traditions and with specific historical-cultural characteristics conducted before the spread of the Coronavirus in some areas of Central Italy (Ferrari et Al., 2014; 2015; 2016; 2017; 2018; 2019a; 2019b; Lepisto et Al., 2016) The contribution focuses on the impact of the Covid-19 pandemic with respect to the experience and representations (Moscovici, 1961/1976) of the participants in the research in the years 2020-21 in some locations in the North of Tuscany and Lazio, with particular reference to the historical regions Lunigiana and Tuscia in the provinces of Massa Carrara and Viterbo. These are historical-geographical regions with particular characteristics derived from the conservation of natural and landscape environments, material heritage of the community: agricultural, woodland, forestry and biodiversity systems, but also conservation of the historical-artistic-architectural heritage and of the intangible heritage consisting of knowledge practices or “know-how” derived from agricultural and forestry culture and tradition. This heritage is the legacy of a past rich in history, culture and traditions, characteristics that make these territorial areas with a tourist vocation suitable for sustainable and quality tourism also according to the definitions of the World Tourism Organization (UNWTO, 2004 ). Due to their geographical location on the border between different regions and distant from large urban areas, these areas have long been identified also at the national level as marginal but with potential of value for sustainable development (AA.VV., 2014). The pandemic contingent from Covid-19 has primarily affected the social, economic and health areas of daily life in every territorial context (urban and extra-urban). From a psycho-social point of view we intend to study in particular the resilience of extra-urban communities, understood as the social capacity to recover after collective dramatic events (Casula, 2012; Zani, 1999). Objectives. The objective of the contribution is to highlight, at an exploratory level, how the pandemic has been dealt with in the communities in terms of reaction or resilience at a collective level - starting from the resources of the territory - through the formal and informal networks that support citizens in temporary difficulty or permanent. Methods. In the territories of north Tuscany and Lazio, some municipalities were examined where various privileged witnesses representing local administrations, the third sector with associations, diocesan bodies and trade were involved in the investigation. The interview technique, widely used in social research, is applied to the interviewees. State of the art. The results of north Tuscany (Lunigiana - MS) are in line with the results of north Lazio (Viterbo and its province). For both territorial contexts, the importance of a social and associative network emerges that can be counted on to counter damage but also concern and anxiety towards an enemy perceived as unknown but not invincible. In both contexts there is a lot of variability in the responses among which we find some recurring metaphors such as war and tsunami, but also images of solidarity, social sharing, altruism, resistance and resilience. Furthermore, in relation to the metaphor of the football field, it can be noted a slight prevalence of resilient attack reactions compared to demoralized or discouraged reactions that lead individuals into a defensive position but which may also mean waiting for the end of the crisis ...

Premessa. Il presente lavoro costituisce il proseguimento di uno studio sulla qualità della vita e benessere psicologico in territori con tradizioni rurali e con specifiche caratteristiche storico- culturali condotto prima della diffusione del Coronavirus in alcune aree del Centro Italia (Ferrari et Al., 2014; 2015; 2016; 2017; 2018; 2019a; 2019b; Lepisto et Al., 2016) Il contributo pone l’attenzione sull’impatto della pandemia da Covid-19 rispetto all’esperienza e alle rappresentazioni (Moscovici, 1961/1976) dei partecipanti alla ricerca negli anni 2020-21 in alcune località dell’Alta Toscana e dell’Alto Lazio, con particolare riferimento alle regioni storiche Lunigiana e Tuscia nelle province di Massa Carrara e di Viterbo. Si tratta di regioni storico- geografiche con particolari caratteristiche derivate dalla conservazione degli ambienti naturali e paesaggistici, patrimonio materiale della comunità: sistemi agrari, boschivi, forestali e biodiversità, ma anche conservazione del patrimonio storico-artistico-architettonico e del patrimonio immateriale consistente nelle conoscenze pratiche o “saper fare” derivate dalla cultura e tradizione agricola e forestale. Tale patrimonio è l’eredità di un passato ricco di storia, cultura e di tradizioni, caratteristiche che rendono queste aree territoriali a vocazione turistica, idonee per un turismo sostenibile e di qualità anche in base alle definizioni dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO, 2004)1. Per la loro collocazione geografica di confine tra diverse regioni e distanti dalla grandi aree urbane queste aree sono da tempo individuate anche a livello nazionale come marginali ma con potenzialità di valore per uno sviluppo sostenibile (AA.VV., 2014). La contingente pandemia da Covid-19 ha colpito in ogni contesto territoriale (urbano ed extra- urbano) prioritariamente gli ambiti sociali, economici e sanitari della vita quotidiana. Da un punto di vista psico-sociale si intende studiare in particolare la resilienza delle comunità extra-urbane intesa come capacità sociale di risollevarsi dopo eventi drammatici collettivi (Casula, 2012; Zani, 1999). Obiettivi. Obiettivo del contributo è evidenziare, a livello esplorativo, come è stata affrontata la pandemia nelle comunità in termini di reazione o resilienza a livello collettivo - ripartendo dalle risorse del territorio - attraverso le reti formali e informali che sostengono e supportano i cittadini in difficoltà transitoria o permanente. Metodi. Nei territori dell’alta Toscana e dell’alto Lazio sono stati presi in esame alcuni Comuni dove sono stati coinvolti nell’indagine diversi testimoni privilegiati rappresentanti delle amministrazioni locali, del terzo settore con l’Associazionismo, degli organismi Diocesani e del commercio. La tecnica dell’intervista, largamente utilizzata nelle ricerche sociali, con l’uso delle metafore, viene applicata agli intervistati. Stato dell’arte. I risultati dell’Alta Toscana (Lunigiana - MS) sono in linea con i risultati dell’Alto Lazio (Viterbo e provincia). Per entrambi i contesti territoriali emerge l’importanza di una rete sociale ed associativa su cui poter contare per contrastare i danni ma anche la preoccupazione e l’ansia verso un nemico percepito come sconosciuto ma non invincibile. In ambedue i contesti si trova molta variabilità nelle risposte tra cui troviamo alcune metafore ricorrenti come la guerra e lo tsunami, ma anche immagini di solidarietà, condivisione sociale, altruismo, resistenza e resilienza. Inoltre, si può notare in relazione alla metafora del campo di calcio una leggera prevalenza di reazioni resilienti di attacco rispetto a reazioni demoralizzate o scoraggiate che portano gli individui in una posizione di difesa ma che può anche voler significare l’attesa della fine della crisi...