In 1926, in celebration of the seventh centenary of the death of Saint Francis, the fortified city of Assisi became the protagonist of restoration projects, involving numerous buildings, in continuity with approaches still dating to the late nineteenth-century. An aspiration to a ‘Franciscan’ image that, justified by the sense of identity connected to the figure of the Saint and the medieval city, finds its greatest exponents in the mayor Arnaldo Fortini and the superintendent Achille Bertini Calosso. Fortini starts a restauratio urbis in which the Franciscan style, elevated to an ideal model, becomes the reason for extensive reconfigurations of the built heritage. The case of Assisi is an eloquent field of study to reflect on the relationship between theories and operating practices within individual regional realities at the turn of the two wars, as well as on the relationship between choices made for the restoration of architectural artifacts and for the works of art.

Nel 1926, in occasione del VII Centenario della morte del Patrono d’Italia, la cittadella fortificata di Assisi è protagonista di cantieri di restauro che interessano un largo numero di edifici, in continuità con approcci e con un modus operandi ancora di matrice tardo ottocentesca. Un'aspirazione a un'immagine 'francescana' che, giustificata dal forte senso di identità connessa alla figura del Santo e alla città del XIII secolo, trova il suo massimo esponente nella figura di Arnaldo Fortini e, con questi, nel soprintendente Achille Bertini Calosso. Prima sindaco, poi podestà, Fortini avvia una restauratio urbis entro la quale lo 'stile' francescano, elevato a modello ideale, diviene motivo ispiratore di ampie riconfigurazioni del patrimonio costruito. Quanto ne deriva, mosso da un 'evento' di risonanza nazionale, si mostra nel presente quale campo di studio eloquente per riflettere sul rapporto tra teorie e prassi operative entro singole realtà regionali a cavallo tra le due guerre nonché sulle relazioni tra scelte compiute per il restauro di manufatti architettonici e di opere d’arte. Partendo da tali premesse, il contributo, potendo contare su inedite fonti indirette, intende tracciare una disamina dei restauri e dei protagonisti intervenuti nell’esteso 'cantiere' assisano tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, interpretandone gli approcci e gli esiti in relazione alle contemporanee esperienze nazionali.

Assisi 1926. La costruzione dello 'stile' francescano / Festa, Antonio. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 1724-9686. - 1(2023), pp. 182-189. (Intervento presentato al convegno International Conference "Già chiamano in aiuto la chimica..." Il restauro da bottega a laboratorio scientifico e pratica di cantiere tenutosi a Firenze, Italia).

Assisi 1926. La costruzione dello 'stile' francescano

Festa, Antonio
2023

Abstract

In 1926, in celebration of the seventh centenary of the death of Saint Francis, the fortified city of Assisi became the protagonist of restoration projects, involving numerous buildings, in continuity with approaches still dating to the late nineteenth-century. An aspiration to a ‘Franciscan’ image that, justified by the sense of identity connected to the figure of the Saint and the medieval city, finds its greatest exponents in the mayor Arnaldo Fortini and the superintendent Achille Bertini Calosso. Fortini starts a restauratio urbis in which the Franciscan style, elevated to an ideal model, becomes the reason for extensive reconfigurations of the built heritage. The case of Assisi is an eloquent field of study to reflect on the relationship between theories and operating practices within individual regional realities at the turn of the two wars, as well as on the relationship between choices made for the restoration of architectural artifacts and for the works of art.
2023
International Conference "Già chiamano in aiuto la chimica..." Il restauro da bottega a laboratorio scientifico e pratica di cantiere
Nel 1926, in occasione del VII Centenario della morte del Patrono d’Italia, la cittadella fortificata di Assisi è protagonista di cantieri di restauro che interessano un largo numero di edifici, in continuità con approcci e con un modus operandi ancora di matrice tardo ottocentesca. Un'aspirazione a un'immagine 'francescana' che, giustificata dal forte senso di identità connessa alla figura del Santo e alla città del XIII secolo, trova il suo massimo esponente nella figura di Arnaldo Fortini e, con questi, nel soprintendente Achille Bertini Calosso. Prima sindaco, poi podestà, Fortini avvia una restauratio urbis entro la quale lo 'stile' francescano, elevato a modello ideale, diviene motivo ispiratore di ampie riconfigurazioni del patrimonio costruito. Quanto ne deriva, mosso da un 'evento' di risonanza nazionale, si mostra nel presente quale campo di studio eloquente per riflettere sul rapporto tra teorie e prassi operative entro singole realtà regionali a cavallo tra le due guerre nonché sulle relazioni tra scelte compiute per il restauro di manufatti architettonici e di opere d’arte. Partendo da tali premesse, il contributo, potendo contare su inedite fonti indirette, intende tracciare una disamina dei restauri e dei protagonisti intervenuti nell’esteso 'cantiere' assisano tra gli anni Venti e Trenta del Novecento, interpretandone gli approcci e gli esiti in relazione alle contemporanee esperienze nazionali.
restoration; franciscan style; Assisi
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Assisi 1926. La costruzione dello 'stile' francescano / Festa, Antonio. - In: RESTAURO ARCHEOLOGICO. - ISSN 1724-9686. - 1(2023), pp. 182-189. (Intervento presentato al convegno International Conference "Già chiamano in aiuto la chimica..." Il restauro da bottega a laboratorio scientifico e pratica di cantiere tenutosi a Firenze, Italia).
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