Nelle prime pagine de Il nomos della terra Carl Schmitt prende le distanze dai geografi e precisa che i concetti usati nella trattazione hanno un fondamento giuridico e non geografico. Un colpo non da poco, dal momento che la dimostrazione ha al centro lo spazio politico e le configurazioni della storia europea degli ultimi mille anni. Nonostante questo, l’opera di Schmitt esce fuori dalla dimensione prettamente giuridica, ma non tanto per incontrare la geografia che sposa il determinismo, quanto la spazialità ratzeliana. Il concetto di posizione è il punto di contatto possibile tra Schmitt e Friedrich Ratzel. Per entrambi la posizione è concretezza fattuale, il tentativo di trovare una spiegazione situata al politico al di là delle costruzioni artificiali delle istituzioni. D’altra parte, la posizione è anche differenza e relazione: le differenti proprietà nello spazio sviluppano relazioni reciproche. Un’indagine parallela su questi due grandi della cultura europea della crisi può ristabilire quei sentieri transdisciplinari funzionali a dare maggiore consistenza agli studi sullo spazio politico. L’incontro tra tradizioni diverse che utilizzano strumenti assimilabili sarà reso possibile dalla comune appartenenza dei due autori a un filone critico tanto del positivismo che delle spiegazioni istituzionali sul politico e in definitiva ha lo scopo di porre le basi per un pensiero sistematico sullo spazio politico.
La posizione come problema geopolitico. Fatto, differenza e relazione in Friedrich Ratzel e Carl Schmitt / Marconi, Matteo. - In: SEMESTRALE DI STUDI E RICERCHE DI GEOGRAFIA. - ISSN 1125-5218. - Numero Speciale(2023), pp. 163-181.
La posizione come problema geopolitico. Fatto, differenza e relazione in Friedrich Ratzel e Carl Schmitt
matteo marconi
2023
Abstract
Nelle prime pagine de Il nomos della terra Carl Schmitt prende le distanze dai geografi e precisa che i concetti usati nella trattazione hanno un fondamento giuridico e non geografico. Un colpo non da poco, dal momento che la dimostrazione ha al centro lo spazio politico e le configurazioni della storia europea degli ultimi mille anni. Nonostante questo, l’opera di Schmitt esce fuori dalla dimensione prettamente giuridica, ma non tanto per incontrare la geografia che sposa il determinismo, quanto la spazialità ratzeliana. Il concetto di posizione è il punto di contatto possibile tra Schmitt e Friedrich Ratzel. Per entrambi la posizione è concretezza fattuale, il tentativo di trovare una spiegazione situata al politico al di là delle costruzioni artificiali delle istituzioni. D’altra parte, la posizione è anche differenza e relazione: le differenti proprietà nello spazio sviluppano relazioni reciproche. Un’indagine parallela su questi due grandi della cultura europea della crisi può ristabilire quei sentieri transdisciplinari funzionali a dare maggiore consistenza agli studi sullo spazio politico. L’incontro tra tradizioni diverse che utilizzano strumenti assimilabili sarà reso possibile dalla comune appartenenza dei due autori a un filone critico tanto del positivismo che delle spiegazioni istituzionali sul politico e in definitiva ha lo scopo di porre le basi per un pensiero sistematico sullo spazio politico.File | Dimensione | Formato | |
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