Dalla sua fondazione nel 1876 la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma ha visto arricchire il proprio patrimonio di alcuni pregevoli volumi, manoscritti e a stampa, legati alla figura del poeta aretino. Focalizzando l’attenzione sui fondi manoscritti Vittorio Emanuele e Varia e sulla collezione degli incunaboli, è possibile individuare un circoscritto ma ragguardevole nucleo di incunaboli (inc. 71.8.D.11.1, 71.8.D.11.2, 70.6.F.2) e codici manoscritti (mss. Varia 3 e Vitt. Em. 945, 999, 1147, 1445, 1632). Il contributo desidera analizzare brevemente tali volumi, che la Nazionale decise di acquistare sul mercato antiquario, collocandoli nel rispettivo contesto di produzione e all’interno del patrimonio odierno della biblioteca romana.
Scripta et impensa. Petrarca negli acquisti per i fondi dei manoscritti e rari della Vittorio Emanuele II / Signorello, Lucrezia. - 4(2024), pp. 331-349. (Intervento presentato al convegno Laureatus in Urbe V tenutosi a Roma).
Scripta et impensa. Petrarca negli acquisti per i fondi dei manoscritti e rari della Vittorio Emanuele II
Lucrezia Signorello
2024
Abstract
Dalla sua fondazione nel 1876 la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma ha visto arricchire il proprio patrimonio di alcuni pregevoli volumi, manoscritti e a stampa, legati alla figura del poeta aretino. Focalizzando l’attenzione sui fondi manoscritti Vittorio Emanuele e Varia e sulla collezione degli incunaboli, è possibile individuare un circoscritto ma ragguardevole nucleo di incunaboli (inc. 71.8.D.11.1, 71.8.D.11.2, 70.6.F.2) e codici manoscritti (mss. Varia 3 e Vitt. Em. 945, 999, 1147, 1445, 1632). Il contributo desidera analizzare brevemente tali volumi, che la Nazionale decise di acquistare sul mercato antiquario, collocandoli nel rispettivo contesto di produzione e all’interno del patrimonio odierno della biblioteca romana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.