From the outset, the design of decorative apparatuses – both on the architectural scale and on that of the industrial product – has frequently experimented with the use of the free form, being limitedly affected by problems of a structural or functional nature: both alone and articulated inside of modu-lar patterns, in a game of relationships with other locus shapes. The need to control and represent the geometries of a decorative apparatus – during the conception (project) or knowledge (survey) phase – has motivated the search of a methodology for the definition and development of genera-tive procedures useful for three-dimensional modelling of its shape. The solution adopted favours a descriptive method of digital ekphrasis in which the geometric constraints are distinct and prioritized with respect to the forms related to them. This strategy allows for a high level of personalization and versatility of the generated form, as well as the combined use of free forms and locus forms, the seconds understood as a singularity of the firsts. The exemplary models tested drew inspiration from some decorative patterns typical of Islamic culture: the models, initially studied in the context of a single regular polygon, were subsequently perfected to be used in the tessellation of the plane and in the characterization of the surfaces of Platonic and Archimedean solids

Limitatamente interessato da problematiche di carattere strutturale o funzionale, il progetto degli apparati decorativi – sia alla scala architettonica, sia alla scala del prodotto industriale – fin dalle origini ha frequentemente sperimentato l’uso della forma libera: sia da sola, sia articolata all’interno di pattern modulari, in un gioco di relazioni con altre forme luogo geometrico. La necessità di controllare e rappresentare le geometrie di un apparato decorativo, durante la fase di ideazione (progetto) o di conoscenza (rilievo), ha motivato la ricerca di una metodologia per la definizione e lo sviluppo di procedure generative utili a modellarne tridimensionalmente la forma. La soluzione adottata predilige una modalità descrittiva dell’ekphrasis digitale nella quale i vincoli di natura geometrica sono distinti e prioritari rispetto alle forme ad essi relazionate. Tale strategia consente un elevato livello di personalizzazione e versatilità della forma generata, nonché l’uso combinato di forme libere e forme luogo geometrico, queste ultime intese come singolarità delle prime. I modelli esemplificativi sperimentati hanno tratto ispirazione da alcuni pattern decorativi propri della cultura islamica: i modelli, inizialmente studiati nell’ambito di un singolo poligono regolare, sono stati successivamente perfezionati per essere impiegati nella tassellazione del piano e nella caratterizzazione delle superfici dei solidi platonici e archimedei.

Modelli procedurali per l’ideazione, il controllo e la generazione della forma libera negli apparati decorativi / Romor, Jessica; Valenti, Graziano Mario. - (2023), pp. 3091-3108. (Intervento presentato al convegno 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione. Congresso della Unione Italiana per il Disegno Palermo | 14-15-16 settembre 2023 TRANSIZIONI tenutosi a Palermo) [10.3280/oa-1016-c455].

Modelli procedurali per l’ideazione, il controllo e la generazione della forma libera negli apparati decorativi

Jessica Romor
;
Graziano Mario Valenti
2023

Abstract

From the outset, the design of decorative apparatuses – both on the architectural scale and on that of the industrial product – has frequently experimented with the use of the free form, being limitedly affected by problems of a structural or functional nature: both alone and articulated inside of modu-lar patterns, in a game of relationships with other locus shapes. The need to control and represent the geometries of a decorative apparatus – during the conception (project) or knowledge (survey) phase – has motivated the search of a methodology for the definition and development of genera-tive procedures useful for three-dimensional modelling of its shape. The solution adopted favours a descriptive method of digital ekphrasis in which the geometric constraints are distinct and prioritized with respect to the forms related to them. This strategy allows for a high level of personalization and versatility of the generated form, as well as the combined use of free forms and locus forms, the seconds understood as a singularity of the firsts. The exemplary models tested drew inspiration from some decorative patterns typical of Islamic culture: the models, initially studied in the context of a single regular polygon, were subsequently perfected to be used in the tessellation of the plane and in the characterization of the surfaces of Platonic and Archimedean solids
2023
44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione. Congresso della Unione Italiana per il Disegno Palermo | 14-15-16 settembre 2023 TRANSIZIONI
Limitatamente interessato da problematiche di carattere strutturale o funzionale, il progetto degli apparati decorativi – sia alla scala architettonica, sia alla scala del prodotto industriale – fin dalle origini ha frequentemente sperimentato l’uso della forma libera: sia da sola, sia articolata all’interno di pattern modulari, in un gioco di relazioni con altre forme luogo geometrico. La necessità di controllare e rappresentare le geometrie di un apparato decorativo, durante la fase di ideazione (progetto) o di conoscenza (rilievo), ha motivato la ricerca di una metodologia per la definizione e lo sviluppo di procedure generative utili a modellarne tridimensionalmente la forma. La soluzione adottata predilige una modalità descrittiva dell’ekphrasis digitale nella quale i vincoli di natura geometrica sono distinti e prioritari rispetto alle forme ad essi relazionate. Tale strategia consente un elevato livello di personalizzazione e versatilità della forma generata, nonché l’uso combinato di forme libere e forme luogo geometrico, queste ultime intese come singolarità delle prime. I modelli esemplificativi sperimentati hanno tratto ispirazione da alcuni pattern decorativi propri della cultura islamica: i modelli, inizialmente studiati nell’ambito di un singolo poligono regolare, sono stati successivamente perfezionati per essere impiegati nella tassellazione del piano e nella caratterizzazione delle superfici dei solidi platonici e archimedei.
decorazione, pattern, forma libera, NURBS, Visual Programming Language
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Modelli procedurali per l’ideazione, il controllo e la generazione della forma libera negli apparati decorativi / Romor, Jessica; Valenti, Graziano Mario. - (2023), pp. 3091-3108. (Intervento presentato al convegno 44° Convegno Internazionale dei Docenti delle Discipline della Rappresentazione. Congresso della Unione Italiana per il Disegno Palermo | 14-15-16 settembre 2023 TRANSIZIONI tenutosi a Palermo) [10.3280/oa-1016-c455].
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Romor_Modelli Procedurali_2023.pdf

accesso aperto

Note: Contributo
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Creative commons
Dimensione 10.39 MB
Formato Adobe PDF
10.39 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1700386
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact