Appunti per una geopolitica del subacqueo

Se la sovranità degli stati perde efficacia per via della globalizzazione è pur vero che si amplia la giurisdizione su ampie fasce di mare prima considerate libere dalla sovranità statuale. Ne risulta un’innovativa ibridazione di terra e mare, che coinvolge anche quella dimensione specifica della marittimità che è posta sotto il pelo dell’acqua, l’ambiente subacqueo. Lo sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha favorito la proliferazione di attività condotte dall’uomo di questo nuovo ambiente geopolitico, particolarmente delicato per la sua natura riservata, celato alle normali capacità di visione e ascolto. Ma lo sviluppo delle tecnologie subacquee sta creando anche enormi possibilità di sfruttamento del sotto mare. Nell’immediato, le dorsali della connettività energetica e informatica rappresentano un’inedita concentrazione di interessi che necessita di essere tutelata con attività ad hoc. Ulteriori sfide si presentano all’autorità statale riguardo la difficoltà di definire con certezza il limite della giurisdizione sul suolo marittimo, così come il problema di tutelare interessi che nel caso di un cavo o di un dotto percorrono un sentiero molto più esteso della semplice linea di sovranità statuale.