The article analyzes the classical and late ancient model for Dante’s sestina, in particular the naturalistic poetry of the boethian Consolatio philosophie, last fruit of the Latin poetic tradition on natural cycles (Catullus, Horace). In particular, Cons. phil. II, 3, carm. 3 (whose initial verses are reworked in Par. XXX, 4-9), where natural transformations are rhythm (use of trisyllables and quadrisyllables at the end of the verse) image (the natural chromatic change) and concept (the world has no constant form, v. 13; its only stability consists in the instability of becoming, vv. 16-17). Likewise, in Dante’s sestina Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra the immutable instability of nature is transformed into rhythm (the continuous permutation of six constant rhythmic units) and chromatic change (the continuous dynamism of green that dies and is born).

Si analizzano i precedenti classici e tardo antichi di temi e caratteri formali della sestina dantesca, in particolare la poesia naturalistica della Consolatio philosophie boeziana, ultimo esito della tradizionale poesia latina sulla caducità e sui cicli naturali (Catullo, Orazio). Si analizza in particolare Cons. phil. II, 3, carm. 3 (i cui versi iniziali sono rielaborati in Par. XXX, 4-9), dove la velocità delle trasformazioni è ritmo (uso di trisillabi e quadrisillabi in fine verso) immagine (motivo del cambiamento cromatico naturale) e concetto (il mondo non ha forma costante, v. 13; l’unica sua stabilità è l’instabilità del divenire, vv. 16-17). Ugualmente, la sestina dantesca Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra assume l’instabilità immutabile della natura e trasforma quest’oggetto in ritmo (la permutazione continua di sei unità ritmiche costanti) e variazione cromatica (il dinamismo continuo del verde che muore e nasce).

La sestina dantesca: precedenti classici e tardo antichi / Gentili, Sonia. - In: L'ALIGHIERI. - ISSN 0516-6551. - 60:Nuova Serie, luglio-dicembre 2022 - anno LXIII(2022), pp. 49-56.

La sestina dantesca: precedenti classici e tardo antichi

Sonia gentili
2022

Abstract

The article analyzes the classical and late ancient model for Dante’s sestina, in particular the naturalistic poetry of the boethian Consolatio philosophie, last fruit of the Latin poetic tradition on natural cycles (Catullus, Horace). In particular, Cons. phil. II, 3, carm. 3 (whose initial verses are reworked in Par. XXX, 4-9), where natural transformations are rhythm (use of trisyllables and quadrisyllables at the end of the verse) image (the natural chromatic change) and concept (the world has no constant form, v. 13; its only stability consists in the instability of becoming, vv. 16-17). Likewise, in Dante’s sestina Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra the immutable instability of nature is transformed into rhythm (the continuous permutation of six constant rhythmic units) and chromatic change (the continuous dynamism of green that dies and is born).
2022
Si analizzano i precedenti classici e tardo antichi di temi e caratteri formali della sestina dantesca, in particolare la poesia naturalistica della Consolatio philosophie boeziana, ultimo esito della tradizionale poesia latina sulla caducità e sui cicli naturali (Catullo, Orazio). Si analizza in particolare Cons. phil. II, 3, carm. 3 (i cui versi iniziali sono rielaborati in Par. XXX, 4-9), dove la velocità delle trasformazioni è ritmo (uso di trisillabi e quadrisillabi in fine verso) immagine (motivo del cambiamento cromatico naturale) e concetto (il mondo non ha forma costante, v. 13; l’unica sua stabilità è l’instabilità del divenire, vv. 16-17). Ugualmente, la sestina dantesca Al poco giorno ed al gran cerchio d’ombra assume l’instabilità immutabile della natura e trasforma quest’oggetto in ritmo (la permutazione continua di sei unità ritmiche costanti) e variazione cromatica (il dinamismo continuo del verde che muore e nasce).
Dante, Boezio, sestina
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La sestina dantesca: precedenti classici e tardo antichi / Gentili, Sonia. - In: L'ALIGHIERI. - ISSN 0516-6551. - 60:Nuova Serie, luglio-dicembre 2022 - anno LXIII(2022), pp. 49-56.
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