he cosa direste se andando a cercarne la pagina di Wikipedia trovaste che Benito Mussolini fu un grande capo di stato? E se il sistema di auto-completamento di Google vi proponesse che i gay sono persone malate? Eppure è proprio quello che succede quando accedete a un social: i contenuti presentati non sono neutrali, ma dipendono dalle vostre scelte precedenti, dalle pagine che avete visitato, dai like che avete messo, dalla posizione geografica rilevata, dalla popolarità dei post e dalle inserzioni pubblicitarie. E allora, perché lo accettiamo sui social? I social media sono diventati strumenti, teatro e spazio di conflitto tra poteri che lottano per la nostra attenzione e manipolano le nostre percezioni. Un obiettivo politico che è ingegnerizzato nel funzionamento stesso degli strumenti digitali per trasformarci in consumatori.
Alle Radici dell’odio in rete / DI CORINTO, A. - In: DEMOCRAZIA FUTURA. - ISSN 2785-0811. - II:(2021), pp. 437-443.
Alle Radici dell’odio in rete
DI CORINTO A
2021
Abstract
he cosa direste se andando a cercarne la pagina di Wikipedia trovaste che Benito Mussolini fu un grande capo di stato? E se il sistema di auto-completamento di Google vi proponesse che i gay sono persone malate? Eppure è proprio quello che succede quando accedete a un social: i contenuti presentati non sono neutrali, ma dipendono dalle vostre scelte precedenti, dalle pagine che avete visitato, dai like che avete messo, dalla posizione geografica rilevata, dalla popolarità dei post e dalle inserzioni pubblicitarie. E allora, perché lo accettiamo sui social? I social media sono diventati strumenti, teatro e spazio di conflitto tra poteri che lottano per la nostra attenzione e manipolano le nostre percezioni. Un obiettivo politico che è ingegnerizzato nel funzionamento stesso degli strumenti digitali per trasformarci in consumatori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.