È possibile, ad oggi, intervenire sulle problematiche e criticità inerenti all’applicazione della normativa regionale nel governo del territorio calabrese, attraverso l’istituto della città Metropolitana di Reggio Calabria, cogliendo le opportunità che la nascita di un livello di meso-governo come importante occasione di sviluppo urbano e territoriale, e di riassetto delle autonomie locali? Questa dissertazione vuole trattare le relazioni che questi strumenti possono intessere nei territori cui fanno riferimento, e le azioni che possono da essi scaturire per evidenziare punti di forza e opportunità alla luce di analisi di esperienze già maturate in altri centri urbani. Nell’ambito della città metropolitana di Reggio Calabria, i dispositivi regionali faticano a cogliere l’opportunità del riordino funzionale da cui dipende fortemente la disponibilità di risorse, umane ed economiche: solamente individuando i punti focali di ambiti definiti, in un territorio caratterizzato da enorme discontinuità, sarà possibile individuare strategie locali che siano politiche, sociali ed economiche da inserire in un più vasto programma di riassetto urbano e territoriale; solo così sarà possibile uno snellimento ed un’ agevolazione delle procedure di approvazione ed adozione degli strumenti urbanistici, oltre che dell’istituzione di un procedimento semplificato ad unico parere generale regionale, in modo da concedere ai processi di pianificazione e di governo del territorio un’evoluzione del proprio percorso attuativo. Lo studio degli strumenti urbanistici regionali e della normativa vigente è necessario per ipotizzare il superamento delle problematiche inerenti alla pianificazione in un territorio altamente dispersivo come quello preso in esame; il passo decisivo in tal senso è costituito dall’analisi dei sistemi che compongono il territorio metropolitano e della loro incapacità di relazionarsi vicendevolmente. Il focus sulle singole esperienze urbane in contesti nettamente diversi gli uni dagli altri permette di mettere in atto efficaci pratiche di ridefinizione territoriale, individuando nel potenziamento delle connessioni e nel potenziamento delle relazioni tra enti locali la strategia più virtuosa di sviluppo del territorio. La creazione di una rete tra i vari centri, il potenziamento delle connessioni territoriali, e delle relazioni tra identità storica e sociale è fondamentale per la ricucitura di un territorio frammentato come quello calabrese, attraverso la riconnessione sia fisica sia concettuale delle aree che compongono la città metropolitana di Reggio Calabria. Il concetto cardine della riflessione è che il più innovativo modello teorico di riforma della normativa regionale, che risponda alle necessità di linee guida e paradigmi aggiornati di governo del territorio, è quello che già abbiamo: appurata la struttura che caratterizza la maggior parte di questi territori, prevalentemente rurali, si potrà attuare un processo di pianificazione strategica di vari interventi locali, distribuiti in scala di priorità, che, partendo dall’identità storica, sociale ed economica del territorio, costruiscano delle connessioni che siano applicabili ai territori dalla scala regionale fino a livello metropolitano. La città metropolitana può riattivare la struttura di un territorio, nel momento in cui venga ripensata la normativa come strumento di semplificazione delle procedure, di connessione delle realtà vicine nei territori, esaminando le prospettive locali per ripensare il sistema città e il sistema territorio rendendo la pianificazione uno strumento intuitivo al servizio della comunità, in un’ottica di collaborazione tra enti locali, province e comuni.

L’istituto della città metropolitana di Reggio Calabria come punto di partenza per una riforma urbanistica regionale. Indagine per una territorialità trans – regionale per l’area dello Stretto / Meta, Margherita. - (2022). (Intervento presentato al convegno Simposio Rievoluzione urbanistica. Città e ambiente, un rapporto indissolubile tenutosi a Tropea, VV, Italia).

L’istituto della città metropolitana di Reggio Calabria come punto di partenza per una riforma urbanistica regionale. Indagine per una territorialità trans – regionale per l’area dello Stretto.

Meta, Margherita
2022

Abstract

È possibile, ad oggi, intervenire sulle problematiche e criticità inerenti all’applicazione della normativa regionale nel governo del territorio calabrese, attraverso l’istituto della città Metropolitana di Reggio Calabria, cogliendo le opportunità che la nascita di un livello di meso-governo come importante occasione di sviluppo urbano e territoriale, e di riassetto delle autonomie locali? Questa dissertazione vuole trattare le relazioni che questi strumenti possono intessere nei territori cui fanno riferimento, e le azioni che possono da essi scaturire per evidenziare punti di forza e opportunità alla luce di analisi di esperienze già maturate in altri centri urbani. Nell’ambito della città metropolitana di Reggio Calabria, i dispositivi regionali faticano a cogliere l’opportunità del riordino funzionale da cui dipende fortemente la disponibilità di risorse, umane ed economiche: solamente individuando i punti focali di ambiti definiti, in un territorio caratterizzato da enorme discontinuità, sarà possibile individuare strategie locali che siano politiche, sociali ed economiche da inserire in un più vasto programma di riassetto urbano e territoriale; solo così sarà possibile uno snellimento ed un’ agevolazione delle procedure di approvazione ed adozione degli strumenti urbanistici, oltre che dell’istituzione di un procedimento semplificato ad unico parere generale regionale, in modo da concedere ai processi di pianificazione e di governo del territorio un’evoluzione del proprio percorso attuativo. Lo studio degli strumenti urbanistici regionali e della normativa vigente è necessario per ipotizzare il superamento delle problematiche inerenti alla pianificazione in un territorio altamente dispersivo come quello preso in esame; il passo decisivo in tal senso è costituito dall’analisi dei sistemi che compongono il territorio metropolitano e della loro incapacità di relazionarsi vicendevolmente. Il focus sulle singole esperienze urbane in contesti nettamente diversi gli uni dagli altri permette di mettere in atto efficaci pratiche di ridefinizione territoriale, individuando nel potenziamento delle connessioni e nel potenziamento delle relazioni tra enti locali la strategia più virtuosa di sviluppo del territorio. La creazione di una rete tra i vari centri, il potenziamento delle connessioni territoriali, e delle relazioni tra identità storica e sociale è fondamentale per la ricucitura di un territorio frammentato come quello calabrese, attraverso la riconnessione sia fisica sia concettuale delle aree che compongono la città metropolitana di Reggio Calabria. Il concetto cardine della riflessione è che il più innovativo modello teorico di riforma della normativa regionale, che risponda alle necessità di linee guida e paradigmi aggiornati di governo del territorio, è quello che già abbiamo: appurata la struttura che caratterizza la maggior parte di questi territori, prevalentemente rurali, si potrà attuare un processo di pianificazione strategica di vari interventi locali, distribuiti in scala di priorità, che, partendo dall’identità storica, sociale ed economica del territorio, costruiscano delle connessioni che siano applicabili ai territori dalla scala regionale fino a livello metropolitano. La città metropolitana può riattivare la struttura di un territorio, nel momento in cui venga ripensata la normativa come strumento di semplificazione delle procedure, di connessione delle realtà vicine nei territori, esaminando le prospettive locali per ripensare il sistema città e il sistema territorio rendendo la pianificazione uno strumento intuitivo al servizio della comunità, in un’ottica di collaborazione tra enti locali, province e comuni.
2022
Simposio Rievoluzione urbanistica. Città e ambiente, un rapporto indissolubile
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
L’istituto della città metropolitana di Reggio Calabria come punto di partenza per una riforma urbanistica regionale. Indagine per una territorialità trans – regionale per l’area dello Stretto / Meta, Margherita. - (2022). (Intervento presentato al convegno Simposio Rievoluzione urbanistica. Città e ambiente, un rapporto indissolubile tenutosi a Tropea, VV, Italia).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1699055
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